Lo Stato sionista di tipo nazista, massacratore e genocida, ha ripreso l'azione militare nei confronti del popolo palestinese a Gaza mentre non si era mai fermata l'azione per annettere la Cisgiordania con le iniziative violente e aggressive, sostenute dall'esercito, dei coloni nazisionisti d'Israele.
La rottura della tregua dimostra che le speranze riposte dal popolo palestinese e raccolte per stato di necessità dalla resistenza con gli accordi di Sharm el-Sheikh, sono in ogni momento cancellate da chi invece vuole perseguire la via del genocidio e della deportazione del popolo palestinese attraverso accordi che realizzano in realtà gli obiettivi della guerra di aggressione.
Il "piano di pace" è parte dell'azione di guerra dell'imperialismo e del sionismo, non vi possono essere dubbi, e su questo la resistenza palestinese e il movimento di solidarietà con la Palestina non hanno altra strada che continuare la lotta a tutti i livelli contro questo piano.
E' necessario nel nostro paese ripartire dal 4 ottobre per ricostruire a livello di movimento e di opinione pubblica di massa, le condizioni per una mobilitazione prolungata, estesa e più incisiva e che colpisca i criminali del nostro paese: il governo Meloni complice, che non riconosce lo Stato di Palestina, che non riconosce la Corte penale internazionale e non vede l'ora di mettere all'interno della Striscia di Gaza non solo armi, come ha già fatto finora, ma anche soldati.
Riprendiamo la mobilitazione a fianco del popolo palestinese contro il regime sionista di Israele e l'imperialismo americano che hanno violato la tregua e hanno dimostrato ancora una volta chi sono i veri terroristi, per riprendere forte e chiaro i messaggi “senza giustizia nessuna pace/il piano di Trump non ci piace”, “la resistenza non si può fermare/Palestina libera dal fiume al mare”, “il popolo sa da che parte stare...”.

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