17/10/25

Mobilitazione a Milano per Pamela



Ieri presidio molto partecipato presso la panchina rossa di via Stefanardo da Vimercate promosso da tante associazioni, comitati di genitori della zona, ecc. Domenica corteo/fiaccolata concentramento via Iglesias
L'mfpr partecipa a tutte le iniziative.

Di seguito il volantino in distribuzione in questi giorni
NON SI ARRESTA  LA GUERRA, A BASSA INTENSITA', CONTRO LE DONNE...
Dopo il femminicidio di Sueli morta per essersi lanciata dal quarto piano di un palazzo di viale Abruzzi a Milano nel disperato tentativo di sfuggire alle fiamme dell’appartamento che sarebbe stato appiccato dal suo compagno.
Dopo quel fatto terribile del giugno scorso. un altro efferato femminicidio  si è verificato nel quartiere, in zona Gorla martedì  scorso. Pamela una giovane donna di 29 anni è stata massacrata con 24 coltellate dal compagno che lei aveva deciso di lasciare.
Ci stringiamo in un abbraccio solidale ai suoi familiari, ai suoi affetti più cari con cui condividiamo l’insopportabilità di questa dolorosa perdita.
Un fatto terribile e non ci sono giustificazioni per un atto così crudele. Un uomo che si procura copia delle chiavi dell’appartamento della donna che intende rompere la relazione, mostra "odio" verso le donne.
È l'ultimo (?) esempio tragico di una mentalità di possesso e dominio, che non dovrebbe avere spazio mai, ma in questo moderno medioevo, in questo moderno fascismo, non solo trova spazio, ma viene ben tollerato, infatti le istituzioni alimentano e appoggiano questo humus.
Francamente, siamo stufe di sentir dire che ci vuole un cambio culturale ed educativo...
Il cambio culturale c'e' già stato, ma in peggio, quante prove volete?
Ultimo intervento contro le donne del governo è stato proprio durante questo ennesimo femminicidio di Pamela: "L'approvazione di un emendamento al disegno di legge Valditara sull'educazione sessuale nelle scuole, che ne estende il divieto fino alla scuola media".
Il "personale è politico" era una giusta parola d'ordine rivoluzionaria, che diceva chiaro e forte che la condizione di oppressione, subordinazione, violenza contro le donne non è un fatto individuale ma è frutto di questa società capitalista che vuole le donne subordinate al ruolo "principale" in famiglia, per far nascere figli, ecc. Ma da parte del governo diventa occasione per una oscena, ignobile azione politica che si carica da un lato di ipocrita demagogia ("il cosiddetto "codice rosso") dall'altro di norme, provvedimenti, inazione della polizia, che lasciano campo libero all'humus di "uomini che odiano le donne" nella loro frustrazione/impotenza. 
La violenza contro le donne è una tragedia quotidiana, amplificata dalla crisi economica e sociale. La frustrazione (verso le donne che vanno avanti) e la precarietà alimentano la cultura maschilista che vede la donna come "proprietà" dell’uomo. La famiglia, anziché offrire protezione, diventa spesso un luogo di oppressione sino ai femminicidi. Il sistema capitalista favorisce isolamento e individualismo, distogliendo dalla necessità della lotta collettiva, unica strada per vincere la paura individuale. Per fermare questa spirale di violenza fascista, serve un cambiamento radicale che superi le basi materiali e ideologiche di oppressione.
Se tutto questo vale come analisi generale, oggi con il governo Meloni, la situazione si e' ulteriormente aggravata; l'humus fascista alimenta un moderno patriarcalismo. In questo moderno fascismo si può anche tollerare che le donne lavorino, siano "emancipate", ma nel rispetto dello schema DIO/PATRIA/FAMIGLIA, perche' dobbiamo essere al servizio del mercato e produrre per lo Stato e fornirgli le "braccia necessarie per il lavoro e per le guerre".
Non possiamo più aspettare. Dobbiamo riprenderci la vita, la dignità, dobbiamo dire basta e trovare il modo di organizzarci sempre più numerose per lottare perchè tutta la vita deve cambiare.

Ci troviamo tutti i giovedi alle 17.00 in via dei Transiti, 28 Milano. per contatti  scrivere a mfpr.mi@gmail.com

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