01/02/25

Sulla questione dell'educazione sessuo-affettiva per contrastare la violenza sulle donne

Alcune realtà femministe dicono che il governo deve introdurla nella scuola. Ma lo vogliamo chiedere a questo governo fascista, sessista, ultra conservatore?

Il governo la risposta l'ha data: i fondi che erano previsti per questa educazione sessuo-affettiva sono stati deviati verso un progetto nelle scuole di “educazione alla fertilità e all'infertilità”.

Dietro la maschera del volere trasmettere ai ragazzini le nozioni sulle malattie che possono trasmettere sessualmente, c’è in realtà la concezione che ai ragazzi fin da quando sono piccoli gli si deve dire quali sono i ruoli in questa società, in cui le donne sono quelle che devono procreare i figli.

Ecco che anche nelle posizioni nel movimento femminista, a partire da Una di meno, è necessario chiarezza e lotta contro le illusioni che questo governo possa, debba fare l'educazione sessuo-affettiva.

Noi abbiamo detto fin dall’inizio contro questo governo Meloni: “Noi donne ti farem la guerra!”

Abbiamo denunciato sin dall'inizio la sua natura fascista e cosa rappresenta per le donne in termini di “moderno medioevo”.

Noi nel movimento femminista di lotta stiamo con un “piede dentro”, però nello stesso tempo anche con un “piede fuori” fuori. Partecipiamo, interveniamo alle manifestazioni nazionali, alle assemblee nazionali, ai momenti importanti di lotta, come abbiamo sempre fatto, portando la nostra posizione, ma dall'altro lavoriamo soprattutto tra le proletarie, le lavoratrici per organizzare le lotte e fare formazione rivoluzionaria per far crescere la coscienza politica.

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