Torino, all'Università svastiche sugli adesivi della comunità Lgbt durante il corso di Queer Studies
Sono comparse al Campus Einaudi, nei bagni della scuola di specializzazione per le professioni legali
Poco prima dell’avvio del corso interdisciplinare di Queer Studies, nei corridoi dell’Università di Torino si parlava d’altro: «Da qualche giorno, nel bagno al secondo piano, sono comparse delle svastiche». I simboli nazisti sono stati disegnati nelle toilette maschili della scuola di specializzazione per le professioni legali, al secondo piano del Campus Luigi Einaudi, precisamente sopra piccoli adesivi che pubblicizzano un gruppo della comunità LGBTQI+. Due svastiche sono già state parzialmente cancellate, ma una è ancora visibile.
L’episodio coincide con l’avvio del nuovo corso, che ha registrato un alto numero di iscritti: 220 studenti, molti dei quali attratti dalla possibilità di scegliere l’insegnamento come opzionale. Il corso, tenuto dal professor Antonio Vercellone, docente di diritto privato, ospiterà interventi di accademici, esperti di diverse discipline e professionisti della società civile.
Il programma è ricco e variegato: si parlerà di teoria queer, storia del movimento LGBTQI+, identità di genere e transessualità, medicina di genere, rapporto tra cristianesimo e omosessualità, rappresentazioni LGBTQI+ nel cinema e nel teatro, stereotipi sessuali e di genere nei media, non monogamie e nuove forme di famiglia, genitorialità LGBTQI+, gender architecture, asilo e protezione internazionale per migranti LGBTQI+, sessualità e abilismo, bias di genere nella teoria economica e molto altro.
Alla prima lezione hanno partecipato l’assessore del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, Federico Zappino (docente dell’Università di Sassari, tra i primi a promuovere gli studi queer in Italia e recentemente bersaglio di critiche da parte del centrodestra) e Laura Scomparin, professoressa di Giurisprudenza e candidata rettrice dell’ateneo torinese alle prossime elezioni.
Nessun commento:
Posta un commento