24/02/25

la proclamazione/costruzione dello sciopero dell'8 marzo al servizio della lotta a 360 gradi della maggioranza delle donne

L' indizione dello sciopero generale dell'8 marzo  ha una valenza di natura sindacale/politica/ideologica di classe, non è un fatto meramente burocratico o legato solo alla richiesta del movimento delle donne, oggi in particolare rappresentato da Nudm che ha assunto anche in questa fase positivamente l'arma dello sciopero nell'8 marzo, che chiede la copertura per le lavoratrici, donne, lavoratori che vogliano scioperare, ma si sostiene attivamente e si agisce ponendosi al servizio della necessaria lotta più generale e ampia della maggioranza delle donne.

Lo Slai Cobas per il sc  lavora laddove organizza donne lavoratrici, operaie, precarie, disoccupate ma anche verso settori che non organizza direttamente portando il messaggio dello sciopero dell'8 marzo, ... affinchè si  scioperi realmente dai posti di lavoro/non lavoro per estendersi a tutti gli ambiti di doppia oppressione che la maggioranza delle donne subisce in questo sistema capitalistico e imperialista.

La proclamazione dello sciopero dell'8 marzo non si contrappone alla indizione di altri sindacati di base ma auspichiamo che avanzi un percorso in cui si comprenda e si affermi lo sciopero delle donne non come come un normale sciopero di settore/categoria ma come una necessaria arma di fase che guardi a tutta la condizione di sfruttamento e oppressione delle lavoratrici, delle donne proletarie   legata ad una condizione sociale, politica/ideologica non statica o sempre uguale ma che peggiora e si aggrava, ancor di più oggi con il governo reazionario, sessista, moderno fascista della Meloni che vuole far avanzare il moderno medioevo delle donne come una normalità, all'interno anche dell'onda nera che avanza contro le donne sul piano internazionale vedi gli Usa/Trump. 

Lo sciopero dell'8 marzo in questa fase è nuova sfida/rottura contro i padroni, contro questo governo Meloni che deve essere cacciato, contro questo Stato borghese oggi sempre più al servizio anche della guerra imperialista. 

Partire sì dalle lotte immediate per le istanze/ bisogni delle donne ma per inserirle in una prospettiva più ampia e generale di lotta, le donne lavoratrici, proletarie non hanno niente da conservare in questo sistema capitalistico ma ogni catena del doppio sfruttamento e oppressione da spezzare e devono essere in prima linea nella lotta per un vero cambiamento e una vera liberazione sociale. 

La piattaforma delle donne/lavoratrici dello sciopero dell'8 marzo è frutto di tutto questo. 

Lavoratrici Slai Cobas sc 




 

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