16/02/25

Portiamo con forza nello sciopero delle donne dell'8 marzo: vogliamo andare alla radice della barbarie, che è il moderno fascismo del governo Meloni, il sistema capitalista e imperialista

Le loro azioni, le loro politiche, i loro attacchi, sempre più pesanti, odiosi (pensiamo ai femminicidi nuovamente in aumento, pensiamo a cosa vogliono far diventare la scuola, pensiamo alla condizione di lavoro, fatta per le donne, oltre che di sfruttamento, di discriminazioni, ultra precarietà, oppressione sessuale, ecc.; pensiamo alla campagna ipocrita sulla natalità, che ha come altra faccia l'attacco al diritto d'aborto...) non si possono cancellare senza attaccare il sistema in generale, il sistema capitalista imperialista che oggi ha nel governo Meloni la sua espressione nera più reazionaria e che pone nelle sue basi la doppia oppressione della maggioranza delle donne.

E’ il governo Meloni, con la sua cloaca di ministri sottospecie umana, il fomentatore della violenza sessuale contro le donne, spargendo un humus che è fascista, che è di odio verso le donne, verso chi non ci sta, verso chi si ribella all'oppressione.

Le concezioni, le pratiche patriarcali oggi sono il frutto di questo moderno fascismo.

Così le guerre, il genocidio in Palestina, i piani nazisti di Trump, Netanyahu, appoggiati dalla Meloni - di deportazione dell'intera popolazione di Gaza per farne "giardino" per i barbari coloni israeliani, per gli oligarchi, per i ricchi americani, e chi non se ne andasse sarebbe ancora massacrato - sono espressione dell'imperialismo che, però, sempre più in crisi si muove come una belva ferita e massacra i popoli per imporre, anche dietro falsi accordi che in realtà sono parte delle guerre imperialista, della lotta di concorrenza feroce tra imperialismo Usa e imperialismi cinese, russo e gli impotenti paesi imperialisti europei, una nuova spartizione del mondo, una nuova rapina delle fonti energetiche, delle materie prime, un'estensione della violenza contro i popoli dei paesi oppressi e i proletari e le proletarie delle cittadelle imperialiste.

Rinnovare, riprendere valori patriarcali (in primis "Dio, patria, famiglia") per tenere oppressa e sfruttata più della metà dell'umanità è per questo sistema una necessità. Quindi il patriarcalismo c'è, ma è parte dell'attacco ideologico moderno di questo sistema. Per cui non possiamo eliminare il patriarcalismo senza eliminare l'imperialismo, il capitalismo, e in Italia, oggi come tappa, senza rovesciare il governo fascista Meloni.

L'8 marzo, lo sciopero delle donne deve essere interno e una tappa di questa lotta. 

Per essa serve un movimento femminista, sì, ma proletario rivoluzionario, che sia espressione di classe della maggioranza delle donne che sono proletarie e che lavori per scatenare la furia delle donne come forza poderosa della rivoluzione. 

Noi che siamo e vogliamo sempre più mobilitarci, manifestare insieme a tutte le forze del movimento delle donne, nello stesso tempo, stiamo lavorando per organizzare quell’”esercito rivoluzionario” delle donne, prima di tutto proletarie perché siano quella forza poderosa che oggi è sempre più necessaria per rovesciare questo governo violento, marcio, brutale, e mettere fine all'orrore senza fine.

STIAMO PREPARANDO UN'ASSEMBLEA

TELEMATICA NAZIONALE

"DONNE/LAVORATRICI", all'interno della 

settimana di preparazione dell'8 marzo

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