Nuove minacce, stavolta dirette, dei neonazisti ungheresi - i Giuristi democratici – che assistono al processo di Budapest in veste di osservatori internazionali – denunciano che l’indirizzo di Ilaria, reso noto all’ultima udienza dal giudice, è stato “pubblicato su un sito di estrema destra ungherese” con “la dedica speciale e l’offerta di una ‘cosina gradita’” per la 39enne.
“Chiediamo – dicono i Giuristi – che Roma provveda finalmente e tempestivamente in ogni modo possibile a tutelare dignità ed incolumità di Ilaria in Ungheria, nella speranza che possa uscire da questo incubo e da quel paese nel minor tempo possibile”, ossia prima della prossima udienza, il 6 settembre.
Il comunicato dei Giuristi Democratici
Apprendiamo che, com’era prevedibile, il luogo “sicuro”, reperito dai familiari e amici con grande difficoltà, perché Ilaria Salis potesse essere posta agli arresti domiciliari in Ungheria e declamato dal giudice, in pubblica udienza, alla presenza di giornalisti e pubblico, ma anche di una delle persone offese dell’aggressione a cui Ilaria è stata accusata, è ora pubblicato, con dedica speciale, che preannuncia l’offerta “di una cosina gradita” su un sito di estrema destra ungherese.
Un effetto prevedibile e previsto, riteniamo, che rende di una gravità inaudita quanto avvenuto in aula d’udienza lo scorso 24 maggio.
L’incolumità di Ilaria Salis è una priorità che tutte e tutti dobbiamo necessariamente mettere all’attenzione pubblica e delle autorità competenti. Quanto è purtroppo già avvenuto e continua a minacciare Ilaria è inaccettabile e richiede un intervento immediato, preciso ed efficiente a tutela di una nostra connazionale già duramente colpita da trattamenti inumani e degradanti statuali ed oggi esposta dalla stessa autorità giudiziaria al pericolo di essere oggetto di altri trattamenti lesivi e degradanti ad opera di militanti neonazisti.
Per questo chiediamo che le nostre autorità provvedano finalmente e tempestivamente in ogni modo possibile a tutelare dignità ed incolumità di Ilaria in Ungheria, nella speranza che possa uscire da questo incubo e da quel Paese nel minor tempo possibile, tornando nell’Europa degna di questo nome, perché eletta nel Parlamento Europeo, a cui è stata candidata da Alleanza Verdi Sinistra, e comunque in esecuzione della DECISIONE QUADRO 2009/829/GAI del Consiglio d’Europa per l’applicazione delle misure alternative alla detenzione nel paese d’origine dei cittadini Ue.
Invitiamo tutti e tutte a mobilitarsi e pretendere massima protezione per Ilaria Salis.
Associazione nazionale giuristi democratici
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