21/05/23

Fuori i fascisti dal salone! - Massima solidarietà alle compagne e ai compagni che hanno contestato la Roccella a Torino. Mfpr


Al fianco delle compagne, attivisti e attivisti che hanno più che giustamente contestato alla Fiera del libro a Torino la ministra reazionaria e antiabortista Roccella del nero governo Meloni che vuole avanzare verso il moderno fascismo aperto imponendo anche alla maggioranza delle donne il moderno medioevo come normalità.
Non sarà la vostra repressione e luride azioni volta soffocare come fascisti ogni dissenso a fermare la necessaria lotta in ogni ambito contro questo governo fascio-sessista-razzista
Mfpr



Il comunicato di NUDM Torino

Oggi insieme a Xr Torino, Fridays For Future, Essenon, Ecologia Politica Torini siamo statə al salone del libro di Torino per impedire alla Ministra Roccella ed all'assessore Marrone di portare la propria propaganda antiabortista nella nostra città.
In una Regione che stanzia 1 milione di euro per le associazioni antiabortiste, mentre la sanità è al collasso e non esistono politiche di contrasto al cambiamento climatico (e lo si vede da quanto sta accadendo in queste ore di allerta metereologica nella nostra città), non potevamo certo restare silenti davanti a questa passerella. Abbiamo voluto portare alla ministra ed all'assessore le vere priorità che abbiamo per le nostre vite: autodeterminazione, reddito, sanità, ecologia, contrasto alle disuguaglianze, in opposizione alla loro crociata contro i nostri diritti di scelta, che tanto impegna le loro giornate.
Avremmo dovuto farli parlare? Crediamo che sia la ministra che l'assessore abbiano già tantissimi, troppi, palchi per darci dellə assassinə perché abortiamo o per istigare all'odio verso di noi in quanto persone lgbtqia+, che abbiano a disposizione strumenti legislativi, possibilità di finanziare economicamente le loro politiche, potere mediatico... ci sembra che essere dovuti restare in silenzio per qualche ora sia nulla rispetto alla violenza che viviamo tutti i giorni a causa delle loro politiche, che non ci permettono neppure di curarci o di accedere a diritti fondamentali. Vogliamo i fatti (e soprattutto i soldi) perché delle parole e del dialogo istituzionale non ce ne facciamo più nulla. Per noi democrazia non è affatto far parlare chiunque e dare spazio anche ad opinioni lesive dei diritti, ma, anzi, è riequilibrare l'abuso di potere che ogni giorno viviamo sulle nostre vite.
Leggiamo a mezzo stampa una storia distorta e non accettiamo che la nostra azione sia utilizzata strumentalmente nel dibattito sul futuro del Salone del Libro, togliendo spazio ai contenuti della nostra protesta. Non è, infatti, la prima volta che il salone ospita contestazioni e non capiamo di cosa le istituzioni si stupiscano. Sono anni che ci battiamo per l'autodeterminazione dei nostri corpi, ci siamo sempre state e ci saremo. Oggi la nostra protesta, portata avanti con soli "pericolosissimi" cartelli e voci, ha coinvolto tante persone in visita al Salone che spontaneamente si sono unite dal pubblico, mostrando grande condivisione delle nostre ragioni. Siamo davvero inorridite dalla facilità con cui si gridi alla violenza pur di impedire e soprattutto reprimere il diritto di manifestare dissenso. Violenza è destinare ingenti somme alle associazioni antiabortiste per la loro propaganda irricevibile mentre si sottofinanzia sistematicamente la sanità pubblica.
È fondamentale partire dalla giornata di oggi per continuare a imporre i nostri bisogni e togliere spazio a questo governo nazionale e regionale, in ogni città continueremo a non avere spazio per voi! Grazie tante a tuttə per la solidarietà!
Ci siamo divertitə, ci rivedremo presto!

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