Questa è una delle tante facce della condizione di oppressione delle donne. La risposta è la lotta unita delle donne.
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23 FEBBRAIO DALLE ORE 17,00
Assemblea donne/lavoratrici
Le donne sono private di autonomia finanziaria. Riguarda oltre il 40% delle denunce.
(dalla GdM)
In Puglia, secondo l’ultimo focus dell’Ufficio statistico della Regione Puglia, la violenza economica è stata denunciata dal 46,8% dei casi e risulta essere la terza forma di violenza subita dalle donne dopo quella psicologica e quella fisica.
Maltrattamenti economici da parte
del coniuge: in Puglia come nel resto d’Italia, sono sempre più le donne
costrette a subire i ricatti economici del marito. La violenza
economica è un fenomeno subdolo, sempre più diffuso, la Convenzione di
Istanbul approvata dal Consiglio d'Europa nel 2011 la include tra le
quattro forme di violenza di genere insieme a quella fisica, sessuale e
psicologica.
« Gli autori di violenza prima psicologicamente e
poi economicamente entrano nelle tasche, nei conti correnti, nelle
eredità e nei patrimoni delle donne allo scopo di controllarle e di
esercitare un abuso di potere. Gli effetti di queste condotte sulla
donna sono di totale privazione della sua autonomia, ingenerando un
forte senso di inferiorità ed inadeguatezza nel fare fronte ai suoi ed
altrui bisogni». Il Fenomeno della violenza economica (che colpisce il
26,4% delle donne in Italia), purtroppo, sta degenerando e peggiorando
col passare del tempo. Certo, in alcuni casi può riguardare anche gli
uomini: in generale, ma non sempre, riguarda il coniuge più «debole» dal
punto di vista economico, ad esempio privo dello stipendio e di entrate
personali. Talvolta, però, anche il coniuge che lavora e ha un suo
reddito può essere costretto a mettere tutto il denaro nelle mani
dell’altro, che ne dispone a suo piacimento ed in modo inadeguato ai
bisogni del partner e della famiglia.
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