Nel tavolo sull'aborto sono stati abbastanza vivaci gli interventi di denuncia, soprattutto contro l'attacco del governo alla 194 e sul riconoscimento del feto. Questa battaglia va portata, è stato proposto, nelle manifestazioni locali.
Sulla violenza contro le donne si è proposto di fare scritte di memoria nei luoghi dei femminicidi, di organizzare reti composte da professionisti per il supporto alle donne vittime di stupri, molestie sessuali, di creare chat di quartiere per segnalare pericoli, di intervenire nelle scuole. E hanno lanciato lo slogan: Contro la violenza patriarcale sciopero - sciopero generale!
Sullo sciopero delle donne dell'8 marzo si è intervenuto sulla necessità di relazionarsi con i movimenti ecologisti, di sostenere le lotte degli studenti, e dei lavoratori, di fare assemblee sindacali, stabilire contatti con le lavoratrici per organizzare lo sciopero dell'8 marzo e per chi non può scioperare praticare la lentezza sul luogo di lavoro. Trovare forme di diffusione più capillare del messaggio sciopero. Ripresa del piano femminista per aggiornarlo. Piazze tematiche carovita precarietà
Andare oltre l'otto marzo con la lotta contro il governo
E' stata comunicata la proclamazione dello sciopero per tutti i settori, privati e pubblici fatta dallo Slai cobas definendola una buona notizia.
Creazione di un tavolo permanente sulla salute sessuale e riproduttiva, contro dibattiti teorici sulla vita del feto; abolizione obiezione dei medici; aumento delle settimane per abortire; mediatori culturali negli ospedali per le donne straniere, e fuori i catto/fascisti dai consultori che devono essere potenziati.
Sulla guerra è stato detto che deve essere uno dei temi centrali in questo 8 marzo, come una delle rappresentazioni più feroci del capitalismo.
Collegamento possibile con il 25 febbraio dell'iniziatva dei portuali di Genova.
Prosecuzione tavolo permanente razzismo oltre l'8 marzo, questione documenti, violenza istituzionale e giuridica
Sulla questione Cospito/41 bis si sono espresse in presenza altre compagne, in particolare una compagna di climate social camp, Ma anche Dana NoTav ha parlato della questione Cospito/repressione
Sono intervenuti quasi esclusivamente i nodi di Nudm, anche on line.
L'INTERVENTO DEL MFPR
che invita all'assemblea Donne/Lavoratrici telematica nazionale del 23 febbraio ore 17, per organizzare la mobilitazione delle lavoratrici per l'otto marzo
L'8 marzo vogliamo essere una importante trincea d’avanguardia, di opposizione unitaria, forte, visibile delle donne contro i padroni, il governo reazionario che abbiamo, clerico-fascista, con al suo interno personaggi dichiaratamente sessisti. Questo lo abbiamo gia' fatto il 26 novembre, ma l'8 marzo è sciopero! E con lo sciopero, a partire dai posti di lavoro, diciamo chiaro che si tratta di una lotta di classe, di uno scontro tra la barbarie di questo sistema sociale e il nostro bi/sogno che tutta la nostra vita deve cambiare. E in questo noi donne, che siamo doppiamente sfruttate, doppiamente oppresse, quando lottiamo abbiamo una marcia in più, perchè vogliamo non dei miseri e oggi sempre più impossibili miglioramenti ma vogliamo la rivoluzione!
Il governo della Meloni ha rialzato la nera bandiera di “Dio, patria, famiglia”... e figli, perchè le donne vanno "pesate" e possono ricevere delle elemosine solo in base al numero di figli che hanno e che fanno per il capitale e oggi per la guerra imperialista, e si prepara ad attaccare pesantemente l'aborto, che accompagna sempre la doppia oppressione e il moderno medioevo per le donne. Oggi questa nera bandiera è l'ideologia utile per imporre miseria, guerra, attacco al lavoro, con l'inevitabile aumento dei femminicidi.
Per questo questo 8 marzo, in questi sciopero delle donne dobbiamo dire chiaro per cosa lottiamo. Noi non vogliamo una "trasformazione radicale del sistema produttivo capitalista", noi vogliamo il suo rovesciamento! Non possiamo chiedere equita', transizione ecologica rispettosa dell'ambiente e delle nostre esistenze, equa distribuzione, ecc. ecc. a chi ogni giorno al massimo nei convegni, nelle assise fa "bla, bla, bla" (come dice Greta) e poi nei fatti ci toglie la vita.
Dobbiamo portare e lottare per una piattaforma che scaturisce dalle lotte stesse delle operaie, delle lavoratrici precarie, delle disoccupate, donne dei quartieri. Questa è la piattaforma che noi proponiamo anche in questa assemblea (nota)
Oggi le lavoratrici dicono che non ce la fanno più per il carico di lavoro, le pesanti condizioni sul lavoro e fuori dal lavoro, nelle case. E alcune stanno gia' trasformando questa grido in sciopero, lotta. Un esempio importante, anche per le altre lavoratrici, sono le operaie della Beretta, che organizzando loro direttamente una assemblea a fine ottobre, un'assemblea diversa, gestita direttamente dalle operaie, lanciano un messaggio di protagonismo, unita', non delega, verso le altre donne, lavoratrici.
E il 23 febbraio vi sara' una nuova assemblea, questa volta telematica, per organizzare sui posti di lavoro lo sciopero dell'8 marzo, a cui chiamiamo tutte ad esserci.
MFPR
Informiamo che lo Slai cobas per il sindacato di classe ha gia' indetto formalmente lo sciopero delle donne, aperto a tutti i lavoratori, dell'8 marzo. Questa indizione copre sindacalmente tutte le lavoratrici, anche iscritte ad altri sindacati o non iscritte.
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