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Report dalle compagne del Mfpr di Milano della presentazione del dossier e della mostra dedicati alle prigioniere politiche indiane tenutasi a Milano il 3 maggio c/o la libreria Les Mots
La presentazione è stata seguita con interesse e partecipazione dai presenti - quasi tutte donne – con interventi integrativi e richieste di approfondimenti, in un luogo particolarmente ospitale.
Si è partite dalla campagna internazionale e internazionalista promossa dal Comitato di sostegno alla guerra popolare in India a cui l’mfpr ha aderito.
In concomitanza con l’8 marzo è stata realizzata la mostra e il dossier dedicato a tutte le prigioniere politiche del mondo, ma in particolare alle prigioniere indiane. La continuazione della campagna di presentazione è legata, da un lato, ad estendere l’informazione e la conoscenza di questa realtà, poco nota ai più, dall’altro, perché si vogliono raggiungere risultati concreti.
È stata illustrata la condizione delle prigioniere politiche nelle carceri indiane e di come la repressione colpisca essenzialmente le comunità Adivasi che si battono contro l’espropriazione delle loro terre da cui dipende la loro stessa sopravvivenza, ma chiunque difenda diritti, lotti per migliorare le condizioni di vita. Anche i termini utilizzati dal regime per indicare le campagne lanciate nel tentativo di soffocare la lotta rivoluzionaria come ad esempio Green Hunt = Caccia Verde la dicono lunga sulle intenzioni del governo. L’operazione Green Hunt è spiegata molto bene nel libro con lo stesso titolo
A questo proposito particolare risalto è stato dato al caso Bhima-Koregaon.
Se in genere, le condizioni di detenzione, sono terrificanti, per le prigioniere c’è un di più di discriminazioni, ma, contemporaneamente, la prigionia ha portato le donne fuori dall’invisibilità, sulla scena pubblica.
Non solo repressione ed oppressione, ma lotta ed organizzazione. molto spazio è stato dedicato al ruolo delle organizzazioni delle donne rivoluzionarie KAMS e NMS attraverso il racconto della vita e dell’attività di alcune di loro, in particolare Narmada Akka, Sheela Marandi, ma è stato anche richiamato il ruolo e il contributo della compagna Anuradha Ghandy, di cui nel dossier sono riportati stralci di un’intervista, riportata integralmente nell’opuscolo a lei dedicato.
Infine, si sono informate le donne presenti all’iniziativa della nuova Assemblea telematica di donne/lavoratrici del 9 giugno sul tema centrale della guerra e delle ricadute sulle donne, sia nel teatro di guerra che in Italia.
Una compagna, inoltre, ha chiesto se si pensa di proporre la presentazione in val di Susa le compagne hanno informato che compagne attive nel movimento No Tav hanno ricevuto l’invito per la presentazione di Milano e, quindi, ci sarà modo di proporlo in modo diretto.
Prima dell’inizio dell’evento sono passate due compagne della Rete Jin di Milano per avvisarci che non avrebbero potuto fermarsi perché coincidente con la loro riunione, anche se interessate. Nel breve scambio che è seguito le compagne del mfpr hanno loro proposto di organizzare la presentazione nello spazio che ospita le loro attività. Le compagne ci hanno detto che ne parleranno con le realtà che si trovano nello spazio (a poca distanza dalla libreria).
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