Alle donne, lavoratrici
non si può
stare ferme e zitte quando la dignità delle lavoratrici viene messa
sotto i piedi, le condizioni di lavoro e di vita gridano alla
vergogna; perchè anche ogni oppressione individuale, familiare è
frutto soprattutto di questo sistema sociale, di come ci costringe a
vivere, E tutto questo non si può affrontare e risolvere da sole.
Alziamo la testa, non basta lamentarci! La nostra condizione sta peggiorando in generale, sul lavoro e in casa, la pandemia la stanno scaricando soprattutto su di noi: le prime ad essere licenziate, a perdere anche un lavoro misero e precario, scaricano su di noi ancora di più assistenza, cura dei familiari, rinchiuse in casa rischiamo di morire più per mano di uomini che per il covid, ecc.
A chi pensa che bastino le lotte sindacali che in alcuni posti di lavoro già facciamo, diciamo che per cambiare ogni aspetto della nostra vita occorre di più; occorre una lotta generale, più grande e unitaria delle donne, occorre una rivoluzione per rovesciare tutti quelli che ci sfruttano, ci opprimono, ci fanno violenza, ci uccidono; una rivoluzione in cui noi donne abbiamo doppio interesse e vogliamo portare una marcia in più per trasformare la terra e il cielo.
Noi respingiamo come un'offesa ipocrita chi dal governo, dalle tv, giornali parlerà delle donne, mentre ci tolgono i diritti, ci tolgono l'aria.
Siamo orgogliose di scioperare, di scendere in piazza nella loro giornata dell'8 marzo, e chiamiamo tutte a lottare, per noi, per il futuro dei nostri figli.
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