LA CONDIZIONE E LA NECESSARIA LOTTA DELLE DONNE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
L’emergenza del coronavirus sta amplificando oggettivamente quella che era una condizione di sfruttamento e di oppressione che la maggioranza delle donne proletarie già viveva nel nostro paese.
L'emergenza sta investendo tutti gli aspetti della vita delle donne, il lavoro/il non lavoro, il salario/il non salario, il carico dei servizi sociali, la questione della violenza e dei femminicidi, l’aborto, ecc..
Sulla questione del lavoro, da un lato per il coronavirus vasti settori di lavoratrici dall’oggi al domani hanno perso il lavoro per la chiusura o sospensione di alcuni settori, come le cooperative sociali, il settore turistico, il settore della ristorazione, del commercio, delle pulizie/servizi, come alcune fabbriche; tantissime lavoratrici che vivevano una situazione già di precarietà rischiano ora di non rientrare più al lavoro anche dopo l'emergenza.
Le misure di ammortizzatori sociali per chi ha dovuto andare a casa sono assolutamente insufficienti, arriveranno con forte ritardo e tagliano comunque almeno il 20% dei salari, spesso già molto bassi.
In tutto un altro settore dove le lavoratrici sono soprattutto immigrate occupate come badanti, lavoratrici domestiche, le donne si stanno ritrovando in una situazione non solo pesantissima di non lavoro (e per tante di perdita di casa), ma anche fuori dalle misure di sostegno salariale del governo.
Dall’altro lato, le lavoratrici che stanno continuando a lavorare si ritrovano in una condizione non solo di più sfruttamento ma addirittura di nessuna tutela, prevenzione per la loro salute e vita, anche a rischio di morire, come è accaduto per es. nella logistica. La prima linea è sicuramente costituita da Continua a leggere...
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