06/04/20

Brescia, voci di donne dalla quarantena

Brescia
Io, mia sorella e mia mamma abbiamo contratto il covid-19. Niente tampone, niente assistenza a parte quella del medico di base che ha supposto, dati i sintomi, che fosse covid-19 e ci ha "posto in quarantena". Esperienza allucinante, nonostante febbre alta, tosse, affanno, dolori invalidanti, l'unica indicazione delle istituzioni: ci chiami se inizia ad avere problemi respiratori gravi. Speravamo di non aggravarci perché entrare in una struttura ospedaliera significava rischiare di non uscirne più, visto il collasso del sistema sanitario. Per mia mamma, che è anziana, abbiamo interpellato più medici ma tutti ci davano la stessa risposta: non portatela in nessuna struttura perché non potrete più vederla.
Passavi le ore sperando di non aggravarti. Insomma tutti in balìa di se stessi, sperando che non accadesse il peggio.
Questo è il risultato di tagli scellerati alla sanità pubblica in favore del profitto di pochi!
Nel frattempo a Brescia molto operai continuano ad andare al lavoro, sotto il ricatto padronale, magari sono asintomatici oppure si ammalano e crepano!
Per i padroni, morto un operaio se ne fa un altro!

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