Poche parole, “muori lesbica”,
e le foto del massacro di due donne da parte di 2 uomini che consideravano
amici, bastano ad esprimere l’odio omofobo e sessista di questi luridi
individui e le ragioni dell’autodifesa femminista e lesbica. Un abbraccio di solidarietà
femminista a Stefania e Michela.
Bolsena –
(e.c.) – “Scaraventata a terra, presa a calci e pugni mentre uno di loro mi
gridava ‘Muori lesbica’”. È il racconto di una ragazza di Arezzo,
Stefania Calendo, che afferma di essere stata picchiata insieme a una
altra ragazza, Michela Cuomo, lo scorso 5 dicembre a Bolsena.
Stefania e Michela,
esponendosi con tanto di nome e cognome e immagini, hanno raccontato al
quotidiano Arezzo24 che alle due quella notte si trovavano in compagnia di
alcuni amici coi i quali stavano trascorrendo una serata come un’altra.
A un certo
punto sarebbe nata una discussione con due dei ragazzi presenti e i
toni si sarebbero alzati tanto da attirare l’attenzione di alcuni
residenti che, allarmati, hanno chiamato i carabinieri.
I militari, arrivati
sul posto, hanno chiesto al gruppo di abbassare la voce e non disturbare.
Le due ragazze avrebbero deciso
quindi di rientrare a casa per poi accorgersi di essere seguite dai due
ragazzi con cui avevano discusso poco prima.
I due ragazzi, secondo la ricostruzione della
ragazza, avrebbero ripreso ad alzare i toni cominciando a
picchiarle poco prima che le giovani riuscissero a chiudersi in casa.
Subito dopo, ha spiegato ancora
Stefania ad Arezzo 24, uno dei due avrebbe comunque
rotto i tasselli della porta a vetri riuscendo così a entrare e a pestare le
ragazze.
Un altro
giovane che in quel momento si trovava a casa con Stefania e Michela,
invece, sarebbe riuscito ad allontanarsi e a chiamare i carabinieri che si sono
precipitati sul posto.
«Cosa posso dire? Di
non poter mai credere di vivere una situazione del genere... invece quel giorno
è arrivato! Quando apri alla tv e senti di donne picchiate, maltrattate...
ecco... Due AAAA “amici”, si sono infiltrati dentro casa, con la forza e
questo è tutto quello che sono stati in grado di fare!
Complimenti, una notte degli orrori! E non lo auguro a nessuno!», ha scritto Michela su facebook.
Complimenti, una notte degli orrori! E non lo auguro a nessuno!», ha scritto Michela su facebook.
“Non mi sarei mai
aspettata una cosa del genere – racconta Stefania -. Non voglio accusare ma
secondo me si sono presi qualche sostanza che magari,
mischiata all’alcol, gli ha fatto perdere la ragione”.
“Da oggi in poi mi sarà difficile fidarmi
delle persone – ha spiegato Michela, l’altra ragazza coinvolta nella
vicenda -, perché io loro (gli aggressori, ndr)
li consideravo amici. In seguito a questa aggressione mi sono anche arrivate
delle telefonate anonime che mi hanno messo ancora più paura. Non riesco più a
dormire di notte, ho difficoltà a esprimermi, non faccio altro che piangere”.
“Ci vuole
giustizia per queste cose – è stato l’appello finale di Stefania -, non solo
per noi ma anche per le altre donne e per qualsiasi persona, perché una
violenza così gratuita non mi sembra giusta”.
Nessun commento:
Posta un commento