La compagna del Mfpr di Palermo, Donatella, ha ripreso il significato "storico" dello sciopero delle donne, che ha unito tante donne di diverse città, posti di lavoro, realtà: esso è un'arma di fase per porre con forza la questione della condizione di sfruttamento e oppressione delle donne a 360° e va valorizzato, anche in prospettiva.
Le donne, le lavoratrici non lottano un solo giorno, ma lottano sempre e l’arma dello sciopero delle donne deve estendersi, crescere. Unire tante altre realtà in un nuovo sciopero è il problema che molte si sono poste. La compagna ha proposto di organizzare una "marcia delle donne" che tocchi luoghi in cui c'è stato lo sciopero delle donne dell'8 marzo scorso e luoghi emblematici della condizione di sfruttamento e oppressione delle donne - portando su questo l'esperienza nuova fatta dal Mfpr nel sud.
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