Il 29 e il 30 novembre la lotta delle donne proletarie, lavoratrici, precarie, disoccupate, giovani del nostro paese con al centro la scintilla dello Sciopero delle donne è arrivata in Galizia: una delegazione di compagne del Movimento femminista proletario rivoluzionario è stata infatti invitata dal MLP -Movimento di Loita Pupular che ha promosso e organizzato due assemblee nelle belle città di La Corunha e Vigo.
Sin dal nostro arrivo calda è stata l'accoglienza, l'allegria e la disponibilità dei compagni e compagne galiziani con cui nella soleggiata mattinata del 29 novembre abbiamo partecipato ad una manifestazione regionale nella città di Santiago de Compostela intitolata “CONCENTRACION MARCHAS DA DIGNIDADE” che ha visto la numerosa partecipazione di lavoratrici e lavoratori, diverse organizzazioni sindacali, tante donne e giovani, così organizzazioni politiche e collettivi... che sono scesi in piazza contro tutti gli attacchi del governo contro le masse proletarie e popolari alla condizione di lavoro e di vita, la parola d'ordine principale era “ “PAN TRABALLO E TEITO!, fino al giorno prima per esempio nella città della Corunha era in corso una dura lotta contro gli sgomberi della polizia di famiglie dalle case occupate.
Sfilando con lo spezzone delle compagne e compagni del MLP che avevano uno striscione con scritto “REVOLUCION” abbiamo sventolato alta la bandiera del Mfpr, che ha anche incuriosito, unendoci al grido degli slogan lanciati lungo il corteo vivace che si è snodato in alcuni quartieri popolari, nella zona dell'università fino ad arrivare nella piazza centrale della città dove si trova la famosa cattedrale e il palazzo del governo regionale, un corteo in cui in particolare diverse compagne, donne si sono mostrate molto combattive e in prima linea nella denuncia e nel lanciare gli slogan e alcuni canti a cui anche noi ci siamo unite... “ UNA SOLUCION LA REVOLUCION”, “ LA LOITA UNICO CAMINHO”, “FOLGA, FOLGA XERAL", "PATRIARCATO E CAPITAL ALLEANZA CRIMINAL”...
Nella piazza di arrivo su un grande palco si sono prima esibiti alcuni gruppi popolari tra cui uno tutto al femminile di giovani donne che hanno cantato in particolare una canzone in cui si evidenziava l'importanza della partecipazione delle donne nelle lotte e poi con nostra “gioia internazionalista” anche BELLA CIAO che abbiamo cantato insieme alla piazza, ma intenso è stato anche il momento in cui ha cantato un altro gruppo con un pezzo popolare in cui si metteva in luce l'odio che la classe borghese dominante nutre nei confronti della classe oppressa dei proletrai, dei poveri... infine il discorso forte e molto applaudito di un attivista lavoratore vigile del fuoco “bomberos” contro le politiche antiproletarie e antipopolari del governo spagnolo e regionale, sulla necessità di unirsi nella lotta e anche su un interessante spaccato sulla condizione delle donne in Galizia che subiscono violenza e oppressione ogni giorno, che vengono uccise e violentate un “dia sì e un dia no”...
Nel tardo pomeriggio del 29 si è quindi svolta la prima assemblea a La Corunha nel C.S.e Gomes Gaioso, l'indomani, il 30, invece siamo andate a Vigo nel bel centro storico dove si è fatta l'altra assemblea nel Centro Sociale A Revolta..
Alle assemblee sono state presenti diverse donne in particolare precarie, disoccupate, studentesse universitarie, attiviste e attivisti impegnati in questa fase principalmente nella lotta a sostegno attivo contro gli sgomberi, attiviste femministe, compagne e compagni...che hanno seguito con sincero interesse misto a curiosità gli interventi delle compagne del Mfpr.
Dopo i gioiosi saluti alle assemblee, “direttamente dalle compagne e donne, lavoratrici, precarie, disoccupate, studentesse in piazza il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, abbiamo raccontato le principali esperienze di lotta fatte inserite nel quadro dell’attacco complessivo che governo, padroni e Stato nel nostro paese sferrano doppiamente contro la maggioranza delle donne… le lotte quindi con le donne lavoratrici, le inchieste tra le operaie in alcune fabbriche, contro la violenza e contro i femminicidi, contro l’attacco al diritto di aborto e le campagne ideologiche sulla “sacra” famiglia del governo e della Chiesa cattolica. Alcune di esse in particolare hanno suscitato apprezzamento come la rivolta delle lavoratrici delle pulizie nelle scuole di Taranto in difesa del posto di lavoro, gli scontri con la polizia durante il blocco del ponte girevole, la lotta delle donne disoccupate con l’occupazione del palazzo del Comune, l’iniziativa davanti la Curia Arcivescovile di Palermo in occasione del referendum sulla procreazione assistita contro gli attacchi ideologici della Chiesa, la lotta contro la violenza e le uccisioni delle donne, la manifestazione nazionale il 6 luglio a Roma con la partecipazione di altre compagne e donne di collettivi femministi con "l'assedio" ai Ministeri governativi e con il corteo non autorizzato da un palazzo all’altro, gli interventi militanti e attivi ai processi degli stupratori, l’iniziativa a Milano a sostegno della migrante Joy che ha avuto il coraggio di denunciare il poliziotto che aveva tentato di violentarla nel CIE/Lager.
Un racconto complessivo che ha portato poi alla spiegazione dell’esperienza storica nel nostro paese messa in campo l’anno scorso il 25 novembre LO SCIOPERO DELLE DONNE contro femminicidi, violenza, doppia oppressione e sfruttamento, con i passaggi di lotta che ne hanno caratterizzato la costruzione e lo svolgimento, la lotta per costruirlo sia sul piano pratico che sul piano teorico e ideologico verso le realtà non solo sindacali o femministe borghesi e piccolo borghesi filo-istituzionali con la linea di boicottaggio o di deviare lo sciopero su una via riformista e dentro la logica della delega delle donne al governo ma anche verso realtà economiciste di ispirazione comunista … , uno sciopero unico, di rottura e forte impatto che ha posto al centro la questione dell’intreccio classe/genere nella doppia lotta rivoluzionaria delle donne contro il sistema sociale capitalistico e che fa della doppia oppressione della maggioranza di esse una suo cardine/base, una doppia lotta volta al rovesciamento di questa società che deve vedere le proletarie alla testa del movimento delle donne in un percorso di lotta in cui lo sciopero delle donne è stata una tappa di avanguardia molto importante che ha visto scendere in piazza più di 20000 donne, lavoratrici, operaie, precarie, disoccupate, studentesse, migranti… in Italia.
Così anche il racconto sull’8 marzo è stato fatto in modo vivo in merito alla lotta messa in campo con la parola d’ordine “RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO 8 MARZO PROLETARIO, ROSSO E DI LOTTA”
Dal racconto dell’esperienza dello sciopero delle donne ci siamo collegate alle esperienza di lotta internazionaliste verso le donne che lottano nel mondo contro oppressione e violenza, contro questo sistema raccontando delle iniziative e campagne di solidarietà attiva verso le tante donne che lottano, resistono e combattono come per esempio le donne palestinesi, le donne Curde con l’iniziativa da noi pormossa all’ambasciata Turca a Roma il 25 novembre appena trascorso, così come le donne in prima fila nelle guerre popolari e in particolare oggi in qiella più avanzata, le donne indiane… la rivoluzione nella rivoluzione.
Durante il racconto che è stato accompagnato anche dall’illustrazione di manifesti e alcuni dossier/opuscoli le compagne hanno spiegato anche il lavoro di formazione/studio che si mette in campo con le donne proletarie, le studentesse... spiegando anche la concezione e linea che sta alla base del lavoro rivoluzionario del Mfpr con e tra le donne.
Le due assemblee sono state caratterizzate da un ricco e interessante dibattito, molte domande sono state fatte alle compagne del Mfpr dalle donne e compagne presenti ma anche da alcuni compagni tra cui “ lo sciopero delle donne lo farete ogni anno collegandolo al 25 novembre?”, “sul reddito di disoccupazione che rientra nella vostra piattaforma dello sciopero delle donne che posizione avete e in Italia vi è discussione su questo?”, “che posizione avete sulle elezioni?”, “che tipo di repressione subite dal governo, dalla polizia?”, “quale rapporto con i collettivi femministi che non sono proletari e rivoluzionari?”. “in che senso vi dite femministe?”, “ponete alle donne, lavoratrici che organizzate, nelle cose che scrivete pubblicamente la questione dello Stato (borghese)?” , “come combattete le forma di maschilismo meno eclatanti, quelle che si manifestano in modo più subdolo e nascosto nei rapporti uomo/donna?, “qui in Galizia le masse hanno paura della repressione di Stato, la mobilitazione ancora è poca, come si muovono le masse in Italia, le donne…? "Partecipate agli sciopero generali indetti dai sindacati?" a altre ancora…
Alla fine delle assemblee il bel clima di interesse, entusiasmo, calore è continuato con la discussione con alcune compagne, donne, studentesse e compagni che hanno preso materiali, il dossier dello sciopero delle donne, sulle Uccisioni delle donne…locandine, abbiamo anche fatto delle brevi interviste ad alcune compagne giovani che ci hanno fatto i complimenti, che ci hanno parlato di alcune situazioni di oppressione delle donne molto simili a quelle dell’Italia, vedi la questione della violenza, auspicando che anche nel loro paese, in Galizia, si possa sviluppare un movimento di donne attivo, combattivo, rivoluzionario… si è sottolineata reciprocamente l’importanza di questi incontri/confronti…
Un bel momento è stato quando a fine assemblea una compagna del Mfpr ha lanciato la parole d’ordine “ SCATENARE LA DOPPIA RIBELLIONE DELLE DONNE COME FORZA PODEROSA PER LA RIVOLUZIONE” e ne è seguito un applauso collettivo ed emozionante
A nome di tutto l’Mfpr ringraziamo le compagne, i compagni del MLP, dei Centri Sociali che hanno ospitato le assemblee, tutti i partecipanti per la bella accoglienza, disponibilità, calore e affetto…
LA LOTTA CONTRO CHI CI SFRUTTA E OPPRIME IN QUESTO SISTEMA CAPITALISTICO E LA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA SONO FORTI ARMI NELLE NOSTRE MANI !
DOPPI SALUTI RIVOLUZIONARI DA TUTTE LE COMPAGNE DEL MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO… VI ASPETTIAMO IN ITALIA!
a breve pubblicheremo le interviste fatte alle compagne, donne galiziane
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