08/12/14

Intervista/discussione con alcune compagne e giovani donne galiziane

Durante il recente viaggio di una delegazione del Movimento femminista proletario rivoluzionario  in Galizia invitata dal Movimento di Loita Popular, le compagne hanno avuto modo di fare brevi interviste/discussioni con compagne, attiviste, donne precarie, disoccupate, studentesse che ci hanno dato un interessante spaccato  della condizione della maggioranza delle donne in Galizia. 

Riportiamo sotto l'intervista/discussione

*****

Le donne oggi in Galizia in quali settori lavorano?
Tradizionalmente in Galizia le donne proletarie hanno lavorato in fabbriche tessili, ora per la maggior parte chiuse per via della delocalizzazione in paesi oppressi come il Bangladesh, Pakistan..., e in quelle di inscatolamento del pesce - la pesca è uno dei settori più importanti - di cui oggi ne restano aperte poche con manodopera prevalentemente femminile.
Le donne oggi lavorano principalmente nel settore dei servizi, commercio, delle pulizie; nei call center o nelle scuole il mondo del lavoro ha invece una popolazione mista

Com'è la situazione in termini di disoccupazione?
In Galizia vi è un'alta percentuale di disocccupazione, e specialmente in questa fase di lunga crisi, e in questa percentuale il tasso delle donne disoccupate è alto, molte sono state licenziate o non trovano lavoro.

Qual è la condizione delle donne in Galizia, anche in termini di vita quotidiana e sociale?
In Galizia il lavoro domestico e di cura è quasi tutto a carico delle donne che se anche riescono a lavorare devono accollarsi tutto il doppio lavoro, dentro e fuori casa. La concezione generale è quella delle donne legate al ruolo tradizionale in famiglia e le politiche governative sono indirizzate in tal senso... anche la religione gioca il suo ruolo su questo

Avete detto che è in aumento la violenza e le uccisioni delle donne qui in Galizia, ce ne parlate?
La violenza contro le donne è in aumento giornalmente così le uccisioni, solo in questi ultimi giorni ne sono state uccise tre e spesso avviene da parte dei compagni, mariti...
Le politiche del governo spagnolo che quotidianamente tagliano sui servizi, sulle scuole, sulle case... le politiche per aumentare la natalità - la società gallega è sempre più costituita da anziani, l'emigrazione forte dei giovani è una delle cause - così come avete detto voi in assemblea riguardo al governo italiano di Renzi con il provvedimento del bonus bebè, l'attacco del governo spagnolo al diritto di aborto... qui in Galizia di recente una rappresentante molto importante degli industriali ha fatto una proposta grave anche ideologicamente per una legge che impedisse alle imprese di assumere le donne di età compresa tra i 25 e i 45 anni per due motivi: 1 invogliare le donne a fare figli, 2 impedire di assumere donne che poi possano ricorrere alla maternità ed essere un peso per le aziende che devono assumere.
Tutto questo genera concezioni maschiliste, sessiste contro le tante donne che devono essere invece attaccate al ruolo tradizionale della famiglia... tutto questo è una delle cause che sfocia nella violenza...

Ci sono state mobilitazioni di donne in tal senso?
Alcune mobilitazioni ci sono state in Galizia, per esempio sulla questione aborto e contro questa proposta di legge assurda e vergognosa che poi non è passata ma per il resto il movimento femminista, delle donne è disgregato, vi è solo in generale il femminismo istituzionale/filoistituzionale che si muove periodicamente su alcune cose, ma giornate come il 25 novembre o l'8 marzo hanno perso via via il loro autentico significato e sono sempre meno sentite dalle donne (alcune compagne giovani ci dicono che partecipano a queste iniziative organizzate dal femminismo istituzionale ma non vi è un movimento femminista rivoluzionario)... ci sono difficoltà oggettivamente ad organizzare le donne in modo diverso...

Cosa pensate dello sciopero delle donne di cui vi abbiamo parlato?

E' molto interessante, curioso, bella esperienza ma ancora ci chiediamo “ma come avete fatto?” avete portato un messaggio importante... sulla violenza è importante il fatto culturale, agire nelle scuole ma come avete detto voi in assemblea non può bastare solo l'aspetto culturale perchè la violenza sulle donne è più ampia, è un fatto sociale... e su questo occorre ragionare...

Le compagne del Mfpr

Nessun commento: