La lotta delle lavoratrici ASTI è uno dei tentativi
coraggiosi e riusciti di organizzazione e sviluppo di una
lotta prolungata per la regolarizzazione dei precari.
Nelle fabbriche indiane il numero delle lavoratrici è in aumento, ma le donne sono meno rappresentate nella direzione del movimento operaio. In genere si pensa che le lavoratrici non si fanno facilmente avanti a lottare per i diritti. Le lavoratrici ASTI hanno osato infrangere questo mito. La lotta delle lavoratrici ASTI è una battaglia in cui le donne stanno prendendo la direzione del movimento. Questoha una grande importanza peril movimento operaioindianoingenerale. MA, NOI DICIAMO, ANCHE PER IL MOVIMENTO OPERAIO IN ITALIA. La maggior parte delle lavoratrici sono immigrate, vengono dal Nepal, Arunachal, Assam, Jharkhand. Vivono in alloggi in affitto nella vicinanze, Aliar, Gaon, Gurgaon o Dharuhera, per una magro salario di circa il 6-7 mila rupie al mese. Non percepiscono nulla dal mese di ottobre e si accollano le spese di viaggio, vitto, affitto ecc, senza compromettere il loro impegno in questa battaglia! Raj Kumari aveva le lacrime agli occhi mentre cenavamo ieri sera. Ci diceva: non riesco a mangiare mentre le mie compagne sono digiune da giorni. Quando le abbiamo chiesto perché stava facendo tutto questo, ci ha detto risposto che tra un paio d'anni si sarebbe sposata, e che voleva poter ricordare di aver fatto qualcosa di radicale. Ci sono tante altre sue compagne che hanno lasciato a casa figli e mariti per partecipare alla lotta.
Nelle fabbriche indiane il numero delle lavoratrici è in aumento, ma le donne sono meno rappresentate nella direzione del movimento operaio. In genere si pensa che le lavoratrici non si fanno facilmente avanti a lottare per i diritti. Le lavoratrici ASTI hanno osato infrangere questo mito. La lotta delle lavoratrici ASTI è una battaglia in cui le donne stanno prendendo la direzione del movimento. Questoha una grande importanza peril movimento operaioindianoingenerale. MA, NOI DICIAMO, ANCHE PER IL MOVIMENTO OPERAIO IN ITALIA. La maggior parte delle lavoratrici sono immigrate, vengono dal Nepal, Arunachal, Assam, Jharkhand. Vivono in alloggi in affitto nella vicinanze, Aliar, Gaon, Gurgaon o Dharuhera, per una magro salario di circa il 6-7 mila rupie al mese. Non percepiscono nulla dal mese di ottobre e si accollano le spese di viaggio, vitto, affitto ecc, senza compromettere il loro impegno in questa battaglia! Raj Kumari aveva le lacrime agli occhi mentre cenavamo ieri sera. Ci diceva: non riesco a mangiare mentre le mie compagne sono digiune da giorni. Quando le abbiamo chiesto perché stava facendo tutto questo, ci ha detto risposto che tra un paio d'anni si sarebbe sposata, e che voleva poter ricordare di aver fatto qualcosa di radicale. Ci sono tante altre sue compagne che hanno lasciato a casa figli e mariti per partecipare alla lotta.
ASTI
Theka Mazdoor Sangharsh Samiti - 5
lavoratrici e 2 lavoratori della ASTI
Electronics sono in sciopero della fame da 14 giorni!
Mobilitiamoci per salvare la
loro vita e sostenere la loro lotta per mettere fine al sistema
del
precariato!
Aggionamento: 9
Dicembre 2014
Occupazione e sciopero
alla fabbrica della ASTI electronics questa
mattina del sindacato dei lavoratori a tempo
indeterminato
all’interno e dei precari ai cancelli.
Enorme lo spiegamento di forze
di
polizia nei locali della
fabbrica
e ai cancelli. E continua
ad
aumentare. Lavoratori dei sindacati
della
Maruti Suzuki di Manesar,
Suzuki
Powertrain, Suzuki Moto,
Omax Auto, Satyam Auto
ed Endurance hanno raggiunto i cancelli
della fabbrica e si sono uniti in
solidarietà,
mentre si ancora altri
lavoratori
e sindacati si stanno rapidamente unendo a
noi.
Stamattina, uno degli
appaltatori della Sandeep, ha schiaffeggiato e offeso Pratap,
presidente del sindacato lavoratori ASTI, nel corso di una lite
in
seguito alla protesta dei nastri neri e lo sciopero della mensa
attuato dai lavoratori a tempo indeterminato del sindacato a
sostegno
dei lavoratori precari in presidio (dharna) davanti ai cancelli
della
fabbrica. Tutti i lavoratori a tempo indeterminato dentro lo
stabilimento si sono fermati in sit-in all'interno della
fabbrica
ora.
Ieri, quando l’Ispettore
del Lavoro di Gurgaon, Ishwar Singh Hooda, è venuto a convincere
e
costringerci a sospendere lo sciopero della fame al morte, tutti
i
lavoratori hanno rifiutato uniti e decisi a proseguire oggi col
15°
giorno di sciopero della fame e 39° giorno di dharna ai cancello
della fabbrica. Una lavoratrice in sciopero della fame, Bhavna è
stata oggi ricoverata in ospedale, mentre l'amministrazione
persiste
nel suo ostinato atteggiamento antioperaio.
Sempre ieri nell'incontro
tra l'ALC (Commissario del Lavoro aggiunto) di Gurgaon, si sono
presentati in solidarietà anche i sindacati dei lavoratori
dell’ASTI
Electronics di Munjal Kiriu (essi stessi in sciopero dal 24
settembre
2014), della Maruti Suzuki di Manesar, Maruti Suzuki di Gurgaon,
Suzuki Powertrain, Suzuki Motocicli, Dharuhera autoaccessori,
Endurance Manesar, Baxter Manesar, Hero Honda Manesar. Anche
altri
rappresentanti della società civile di Delhi, come PUDR, sono
intervenuti in soldarietà. Ma, sotto pressione e per conto della
direzione, che ha chiesto altri tre giorni di tempo, il
ministero del
Labour non ha dato nessuna garanzia concreta.
Oggi solidarietà lo
sciopero e l’azione dei lavoratori a tempo indeterminato ci
hanno
dato coraggio e dimostrato che la nostra lotta non è vana, che è
parte della lotta comune di tutti i lavoratori al di là delle
divisioni contrattuali di tutte le fabbriche nella cintura
industriale!
Theka
Pratha Murabad!
Inqlab
Zindabad!
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