POCO COMBATTIVA E POCA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA E PROLETARIA
In circa
un migliaio hanno sfilato a Milano al fianco con la Resistenza di Kobane e di
Rojava da Porta Venezia al Duomo-
aspetto sottolineato da uno degli interventi, considerando simbolicamente
importante che il percorso, compresa piazza Duomo, sia stato ripreso dagli
antirazzisti, dalla comunità Curda, proprio in questa giornata.
In testa al corteo la comunità Curda
di Milano con lo striscione: 1 Novembre Giornata Mondiale con la Resistenza di
Kobani. Lo spezzone che, lanciando continuamente slogan alternati a canzoni
mandate dall’amplificazione, ha animato costantemente il corteo. Dal microfono
più volte sono state rilanciate le parole d’ordine/piattaforma della giornata e
la denuncia del ruolo della Turchia. Fastidioso il sottofondo dello spezzone della
Comune, munita di amplificazione propria.
Presente anche una piccola
delegazione del Fronte di liberazione del popolo- JVP e i militanti sostenitori
delle lotte dei popoli, principalmente la Palestina.
Turchia
fascista- Stato terrorista
Kobane
resisti- Kobane resiste
ISIS
nazista- Turchia fascista
Ocalan
libero!
I
popoli in rivolta scrivono la storia PKK fino alla vittoria!
Gli
slogan più lanciati- alcuni in curdo di cui si comprendeva il
riferimento/contrapposizione Isis – Kobane
Infine, gli interventi di
chiusura sono stati aperti da una compagna curda che, innanzitutto, ha
riportato i saluti dal confine turco-siriano dove gli aiuti sono bloccati.
In generale, gli interventi hanno
posto l’accento sul ruolo degli USA, Turchia, dell’ Unione europea.
Lungo il corteo- dove è stata
diffusa la locandina di proletari comunisti- si percepiva
come numericamente inadeguata la partecipazione. Pensiamo noi che, ancora,
inadeguato è il livello di internazionalismo proletario che si esprime e si mette
in campo. Così come non è accettabile il quasi offuscamento del ruolo delle
Donne/Combattenti che invece sono parte integrante e fondamentale nei processi
rivoluzionari dei Popoli, in Kurdistan come in tutto il mondo.
Circolo
Proletari Comunisti, Milano
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