Finalmente anche in Irlanda uno squarcio nell'ipocrisia dell'aborto clandestino, delle morti di donne a cui è vietato ricorrere all'aborto per rischio della vita e della salute. Ma, sopratutto, nelle concezioni oscurantiste sul ruolo delle donne in questa società.
Una vittoria, se riferita a un'ondata, a livello europeo e non
solo- ricordiamo la recente vicenda del Texas- degli antiabortisti
che, a livello europeo, intendono far passare il riconoscimento
del diritto giuridico dell'embrione- già avvenuto in Italia con
l'art.1 della L.40-, a partire dai paesi cosidetti cattolici: da
mesi assistiamo alle preghiere intimidatorie verso le donne e
sanitari non obiettori davanti agli ospedali-sempre meno- dove si
pratica l' IVG, raccolte di firme, macabre marce per la vita.
Anche in questo paese le donne, le femministe che si battono
contro gli attacchi al diritto d'aborto devono organizzarsi,dar
vita a una rete in grado di opporsi agli attacchi e strappare
risultati, a partire dalla cancellazione della L.40 e
dell'obiezione di coscienza, usata come teste d'ariete per mettere
continuamente in discussione il diritto di scelta delle donne, per
far passare concezioni ideologiche che vogliono riportare indietro
la condzione delle donne in questo paese
per questo salutiamo il fatto che finalmente anche in iranda
venga riconosciuta alle donne la possibilità di ricorrere all'
IVG, pur con le tante limitazioni, come contributo alla lotta
delle donne contro oppressione e oscurantismo. Un avanzamento che
in Irlanda, come in qualsiasi altro paese in cui è o è stato
vietato, è costato e costa alle donne una lunga scia di morti,
colpevolizzazioni, repressione
mfpr
Aborto: storico sì in Irlanda. Ma solo se madre è in pericolo vita
Per
la prima volta ammesso l'aborto nel Paese rigidamente
cattolico.
Considerato anche il rischio di suicidio tra i casi di
pericolo di
vita
ROMA
- Il Parlamento irlandese dice sì per la prima volta alla
possibilità di abortire, ma solo nel caso in cui la vita
della madre
sia in pericolo. Dopo una maratona che ha provato il
fisico e i nervi
dei legislatori, la Camera bassa ha approvato il testo
proposto dal
premier Enda Kenny con 127 voti a favore e 31 contrari. La
"Protection of Life During Pregnancy Bill" è un
compromesso tra le diverse posizioni e ha suscitato
critiche sia da
parte di chi in un Paese a forte connotazione cattolica
non vuole
neppure sentir parlare di interruzione della gravidanza
sia dallo
schieramento che preme per la legalizzazione dell'aborto.
La
legge, che consente di abortire anche in caso di rischio
di suicidio
della donna, dovrà ora essere approvato dalla Camera alta
del
Parlamento, una formalità considerando che questa
assemblea ha
scarsi poteri ed è dominata dal partito di centrodestra
Fine Gael di
Kenny.
Il
voto ha chiuso un duro confronto, accompagnato da
manifestazioni
degli opposti schieramenti, durato da mercoledì mattina
alle 5 di
giovedì e poi, dopo una pausa per un po' di riposo, fino
alla
mezzanotte. Malgrado il testo fosse stato proposto dal
primo
ministro, ha creato non pochi problemi alla coalizione al
governo da
due anni. Kenny ha anche espulso dal gruppo del Fine Gael
cinque
parlamentari che si erano espressi contro la legge.
Il
via libera al testo arriva nove mesi dopo la morte di una
giovane
donna indiana alla quale era stata negata un'interruzione
di
gravidanza in un ospedale irlandese nonostante un aborto
spontaneo in
corso. La sua richiesta era stata negata perché la sua
vita non era
in pericolo in quel momento. Ma la giovane era comunque
deceduta in
seguito a sepsi.
Nel
dicembre 2010 la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva
condannato
l'Irlanda per aver vietato la possibilità di abortire a
una donna
malata di tumore, che temeva che la sua gravidanza potesse
portare la
sua malattia a riacutizzarsi. Nel 1992, la Corte Suprema
irlandese
aveva inoltre stabilito che una donna ha il diritto di
abortire se la
sua vita è in pericolo, ma questa decisione non era mai
stata
trasformata in legge. Ora il primo sì. E a questo punto
Malta è
l'unico Paese dell'Unione europea in cui l'aborto non è
ammesso in
nessun caso.
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