08/06/13

testi a difesa di Berlusconi

BERLUSCONI HA TROVATO DELLE NUOVE AVVOCATESSE NEL CAMPO DEL "FEMMINISMO"?

Giorni fa, in pieno processo a Berlusconi e ai suoi fidi amici, sono uscite 
alcune e mail nella lista femminista "Sommosse", che di fatto usando 
strumentalmente la difesa della prostitute e la critica al giornalismo 
scandalistico, sono in realtà un improvvido, vergognoso sostegno delle tesi 
di Berlusconi/Ghedini, della Minetti, ecc.

Le riportiamo perché dimostrano più di tante parole come non basta dirsi 
femministe, perché senza classe e rivoluzione il femminismo non è di per sè 
di sinistra, ma può essere di centro e di destra. E in questo caso è di 
destra.

Elisabetta Teghil di Roma scrive: "A  conclusione della requisitoria al 
processo che vede imputati Lele Mora,  Emilio Fede e Nicole Minetti, il Pm 
ha chiesto 7 anni di reclusione per i tre imputati accusati di induzione e 
favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.
Detto così, potremmo trovarci d'accordo, perché sappiamo la violenza 
perpetrata nei confronti delle donne quando sono vittime di tratta, quando 
sono costrette a prostituirsi, quando vengono adescate con la promessa di un 
lavoro e sbattute sulla strada.
Però non è questo il caso delle  frequentatrici di Arcore, perché di queste 
stiamo parlando. Andavano a quelle feste consenzienti e consapevoli. Siamo 
sempre alle solite, la prostituzione non è reato in Italia, ma di fatto, si 
trova sempre il sistema per criminalizzarla e per demonizzarla.".

Appunto. Non stiamo parlando di "violenza perpetrata nei confronti delle 
donne quando sono vittime di tratta, quando sono costrette a prostituirsi", 
stiamo parlando di ben altro! Stiamo parlando delle donne che usano il 
proprio corpo a fini di carriera/spettacolo o politici/elettorali per far 
parte di questo sistema che opprime la stragrande maggioranza delle donne, 
che le stupra, le uccide.
La prostituzione che viene criminalizzata da questa società borghese, non 
solo a parole ma con duri fatti di repressione è quella delle donne, ragazze 
che sono costrette a prostituirsi, non certo quella dei salotti e della 
ville del potere, su cui al massimo c'è un interesse pruriginoso.
Ma mentre nei processi a Berlusconi e al suo entourage scorre tutta l'articolazione 
del marciume dei ricchi, del potere, che ha nella concezione e nell'uso 
delle donne la sua cartina sociale più schifosa, mentre va in scena l'ideologia 
e il grado di inciviltà di esponenti di questa società capitalista che si 
autoproduce, si una borghesia all'atto finale che, non potendo più 
nascondere e mentire, ormai rivendica pubblicamente come "legittimo" il suo 
modo di vivere e le sue concezioni; la Elisabetta Teghil, in nome del 
rifiuto della criminalizzazione moralista, fa la difesa della prostituzione 
di alto borgo, dei festini a suon di milioni di euro, di mega "regali" di 
appartamenti e altro che avvenivano all'interno di Arcore, e dice di fatto 
quello che sostiene Berlusconi e Ghedini: "al massimo, ciò che avviene nelle 
ville di Berlusconi sono fatti privati, legittimi."
Che c'entra la "morale borghese" che viene usata in maniera ipocrita contro 
i diritti e le libertà delle donne, dei giovani, della maggioranza della 
gente, con l'immoralità dei Berlusconi, della genia di ricchi da "Grande 
bellezza" elevata a potere, ostentata, sbattuta in faccia alle masse? Essa è 
la stessa cosa, non è altro dalla repressione brutale dello Stato borghese 
verso le prostitute che consumano la loro vita per strada, con magnacci che 
invece che milioni di euro le danno milioni di botte, è la stessa cosa della 
criminalizzazione e razzismo verso le immigrate.

(Continua ET) - ".L'occasione è stata il pretesto per condannare le "orge" e 
i "festini a luci rosse" (già i termini sono tutto un programma), ma anche 
queste non sono un reato. E il fatto che avvenissero a casa  di un 
personaggio per tanti versi esecrabile, non è un buon motivo per far 
passare sotto silenzio che alla fin fine , ma in maniera palese, il processo 
è anche a queste pratiche e alle escort e alle sex-workers.
Proprio perché il padrone di casa ci è molto antipatico, ci sentiamo 
autorizzate nell'occasione a ribadire che le une e le altre vanno lasciate 
in pace e rispettate.".

Primo, per queste "femministe" diventa un fatto trascurabile che questi 
"festini" avvenissero a casa di Berlusconi, quando invece questo rende 
quelle "pratiche sessuali" un marciume che non centra niente con la 
questione della prostituzione della maggior parte delle prostitute - molte 
delle quali hanno scoperto con Berlusconi che se le prostitute vengono 
chiamate "escort" sono tenute in alta considerazione e trovano pubblicità 
ben pagata sui mass media, se invece sono chiamate "prostitute" o peggio, 
sono il male di questa società.
Secondo, queste escort sono esse stesse parte dall'ambiente berlusconiano, 
dei Mora, dei Fede, ecc. Sono state coltivate, cresciute in questo ambiente 
e ne volevano fare parte - e le donne, le femministe vere non devono affatto 
rispettarle!
Noi siamo, sì ci confessiamo!!, contro le pratiche dei "festini a luci 
 rosse", delle "orge" (a proposito: perché "i termini sono tutto un 
programma"? Tali erano e sono queste serate. Come le vuole chiamare invece 
ET: "serate conviviali, tra amici e amiche, per divertirsi", come le chiama 
Berlusconi?), perchè sono parte del marciume del potere borghese, sono l'ostentazione 
di un'ideologia maschilista, ossessiva che noi combattiamo, sono parte della 
rivendicazione sbandierata di una concezione da "moderno medioevo" delle 
donne "solo corpi, oggetti sessuali"; sono un offesa anche verso le 
sofferenze economiche della maggioranza delle masse popolari, con il loro 
sperpero di milioni di soldi per gli stravizi dei borghesi, ecc., ecc.
E le varie escort che "andavano a quelle feste consenzienti e consapevoli" 
sono appunto parte, per condizioni di vita, per soldi, per ideologia, di 
questo marciume, di questa classe borghese che non ha più niente di "umano", 
che è arrivata alla frutta ma resiste per tutto il sistema politico, 
culturale, statale attuale che la difende. E le dovremmo anche "rispettare"?
Spieghi, per favore, Elisabetta Teghil, perché le donne dovrebbero 
rispettare una Minetti, "curatrice di somministrazione di escort" peggio di 
un'agenzia interinale, che ora un giorno dice al telefono peste e corna di 
Berlusconi, con offese relative a parti del suo corpo, e un altro giorno 
dice che ne era fortemente innamorata, per pararsi, questa volta lei, una 
parte del suo corpo.
Noi siamo buone, sì, ma non fesse.
Tra le donne c'è chi, e sono la maggioranza, denuncia e vorrebbe mettere 
fine a questo sistema sociale, e chi invece ci vuole entrare, farne parte 
integrante per goderne tutti i benefici, soldi e potere. Questo fa eccome la 
differenza! Queste donne quando riescono a entrare si fanno propagandiste di 
stupidi e velenosi modelli - propagandati dalle Tv berlusconiane e non 
solo -, si fanno sostenitrici di questo sistema che noi vogliamo combattere 
e distruggere.
Le donne non sono uguali: sono borghesi, medio/piccolo borghesi e 
proletarie; sono di destra, di centro, di sinistra; il sesso senza la classe 
ci frega.

(Continua ET, buttandola ora sulla condizione della maggioranza delle 
prostitute) - ".E' proprio di oggi la notizia  che quattro poliziotti in 
servizio nella questura di Roma sono stati arrestati con l'accusa, tra l'altro, 
di violenze sessuali ai danni di prostitute.
Quando avremo il coraggio di denunciare che è il clima che circonda queste 
ultime, come reprobe e immorali, che crea l'humus in cui succedono questi 
fatti? E, infatti, diciamocelo fuori dai denti, lo sappiamo che spesso e 
volentieri uomini in divisa "ottengono" prestazioni sessuali gratuite dalle
sex-workers.".

Che c'azzecca? Diceva uno. Citare le violenze sessuali di poliziotti contro 
le prostitute, le più povere, oppresse, e con le immigrate ci vanno giù 
duro, sia nelle strade che nelle stazioni di polizia, nei Cie - violenze che 
sono spesso l'ordinario, non l'eccezione -, per tentare di fare un paragone 
con la condizione delle escort di Berlusconi, è veramente osceno! Queste 
sono state trattate dalle forze dell'ordine con i "guanti gialli". Per 
piacere! Non è poi certo il clima "moralista" che porta alle violenze 
sessuali di poliziotti contro le prostitute, ma la concezione 
fascista/sessista/razzista che impregna le forze dell'ordine e gli apparati 
dello Stato. Ma sa di che parla ET?
Circa poi il "coraggio di denunciare" le violenze poliziesche contro le 
prostitute. Dove stavano queste "femministe" quando le compagne del Mfpr, le 
compagne che si battono contro i Cie, le tante compagne, femministe e 
lesbiche, da Bologna a Roma, ecc. le hanno denunciate? Queste "Femministe" 
fanno finta di non sapere che da più di un mese c'è un appello per una 
manifestazione nazionale contro i femminicidi, gli stupri, in cui vi è una 
forte denuncia contro lo Stato di polizia? (Anzi, alcune, come Atonia Sani 
che ha scritto una e mail in accordo con questa di ET, lo sa ma dicono che 
sono inutili le lotte, le manifestazioni delle donne e propongono una sorta 
di "assistenza alla persona" verso le donne violentate)

(Continua ET) - ".Ed ora veniamo all'accusa di aver indotto alla 
prostituzione  una minorenne.
Lo spirito della legge che, giustamente, è severo in questi casi, è 
improntato alla tutela della minorenne stessa. Ma, la ragazza in questione è 
stata sbattuta in prima pagina non tenendo conto della minore età che aveva 
quando sono accaduti i fatti. Le sue vicende processuali non sono state
dipanate con la dovuta cautela che avrebbe dovuto esserci sia per la giovane 
età che ha tutt'ora sia per il fatto che la stessa ha una bambina e si è 
data la stura ad ogni curiosità pruriginosa.
Allora mi domando, possiamo dimenticare la sorellanza nei confronti delle 
sex workers e delle escort e la solidarietà nei confronti delle minorenni 
solo perché c'è di mezzo un avversario politico? Non è un modo di procedere 
da femministe e io mi sento a disagio.".

"Una minorenne che va cautelata". Ma di chi stanno parlando? Prima che la 
stampa di questi giorni, è stata proprio Ruby che "si è sbattuta in prima 
pagina e in tutti i canali televisivi", che sfruttando la sua pubblicità è 
andata ad altre feste e festini negli ambienti da "Grande bellezza", posando 
per fotografi e cameraman. Non scadiamo nel ridicolo! E' indecente parlare 
in maniera così generalista di "minorenne", per mettere insieme la 
"minorenne da gran lusso", con le migliaia e migliaia di minorenni che sono 
costrette a prostituirsi.
Ma quale solidarietà, ma quale sorellanza! Queste donne, ripetiamo, sono 
compartecipi di questo sistema sociale che sfrutta e opprime le donne, e lo 
vogliono eccome conservare. E dovremmo pure provare solidarietà?!

(Conclude ET) - ".Non uniamoci alla canea contro le prostitute che ha reso 
possibile che siano trattate da cittadine di serie B. Non riesco a dividere 
le donne fra sante e puttane, ad addebitare a queste ultime la perpetuazione 
del ruolo patriarcale e a vederle in contrapposizione a quelle che fanno il 
sesso, magari controvoglia, nell'ambito dei rapporti "santificati".
Lo ribadisco anche in questa occasione, io la pizza con un' escort e una sex 
worker la andrei a mangiare, mentre non lo farei con le figure femminili 
complici di questo sistema".
E le fanno da eco.
Antonia Sani: "Più che d'accordo. Io l'ho scritto su questa rete già l'anno 
scorso. Tutte
le udienze sulle orge di Arcore sono scivolose e vanno a finire in direzioni 
da gossip e basta. La stessa brava Boccassini fa spesso delle brutte figure".
Rosa di Milano: "Sono d'accordo. Il reato e la colpa politica di Berlusconi 
è stato elevare lo scambio denaro/potere a sistema e legittimarlo 
completamente e istituzionalmente, ma non dovrebbe essere condannato per 
aver invitato e pagato donne consenzienti".

Ma lo sono o ci fanno?! Ghedini può fare le valigie, ci sono le nuove 
"avvocatesse" di Berlusconi! Queste dicono che non ci dovrebbero essere 
proprio questi processi contro Berlusconi, che non dovrebbe essere 
condannato per organizzatore della prostituzione (ma perché Berlusconi non 
le chiama come testi in suo favore?).
Queste "femministe" continuano a imbrogliare, parlano genericamente di 
"prostitute" quando - signore! - si sta parlando di Minetti, di Ruby, e 
escort di lusso - appunto "complici di questo sistema"; parlano, falsando le 
carte, di "sante e puttane" quando si tratta della perpetuazione, per 
pochissimi uomini e ancora più pochissime donne, dell'oscena "Grande 
bellezza" da un lato e dell'oppressione, sfruttamento della stragrande 
maggioranza delle donne dall'altro. Queste "femministe" dicono che la colpa 
di Berlusconi è "politica", per cui al massimo c'è una denuncia "politica" 
(cioè chiacchiere da salotto per il ceto politico di "sinistra"), ma che può 
e deve continuare a fare esattamente come ora (tra l'altro, con i soldi 
rubati, con i profitti capitalistici e con il potere politico, ai lavoratori 
e alla gente).
QUESTE "FEMMINISTE" E' MEGLIO CHE STIANO ZITTE.

Noi invece continuiamo a pensare e a denunciare che Berlusconi, la classe, 
il potere che rappresenta, è la punta di iceberg di un sistema politico 
sporco, grottesco, arrogante, illegale, violento, che deve essere 
rovesciato, con i suoi uomini e le sue donne.
Noi non siamo per "l'unità delle donne", per la "sorellanza" 
indipendentemente da chi sono le donne.
Siamo per un movimento femminista proletario rivoluzionario che combatta 
anche in seno alle donne, contro le donne della borghesia, per affermare un 
punto di vista altro, una teoria, una prassi, un'organizzazione altra della 
maggioranza delle donne, "sante o puttane" che siano.

Margherita Calderazzi - Taranto

TA. 8.6.13

Nessun commento: