01/03/13

contro presidio contro antiabortisti

CONTRO L'OSCURANTISMO CLERICAL-FASCISTA

CONTRO OPPRESSIONE- MODERNO MEDIOEVO

SCATENIAMO LA RIBELLIONE DELLE DONNE!


Il movimento per la vita ha indetto per il 2 marzo una giornata in “riparazione di aborto ed eutanasia” davanti ad ospedali-sempre più rari e con sempre maggior difficoltà- presso cui è possibile praticare  l' IVG. Dietro la sigla no 194 e Ora et labora in difesa della Vita, si cela la mai sopita attività degli integralisti nostrani che, lungi dal rispettare la vita reale delle donne e le donne stesse, non perdono occasione per rendere loro l' esistenza sempre più difficile in cui i diritti, la dignità viene continuamente calpestata, non disdegnano di chiamare le donne “assassine” se scelgono di abortire, contribuendo, con le loro campagne oscurantiste e reazionarie, a creare un humus maschilista, di esaltazione del ruolo delle donne nella famiglia e nella società, sopratutto oggi in piena crisi economica, come ammortizzatore sociale, da un lato per ricacciarle a casa e giustificare licenziamenti, mancanza di lavoro, dall'altro, per farsi carico del lavoro di cura tra le pareti domestiche.

Non possiamo certo, qui, dimenticare il ruolo attivo, in questo, dell' uscente Papa Ratzinger, che nell'incontro mondiale delle famiglie dello scorso anno che si è tenuto a Milano non ha mancato di orientare in senso ideologico e pratico i “fedeli”. Le iniziative, compresa l'intenzione di una battaglia a livello europeo contro il diritto d'aborto ne sono una dimostrazione.

Pertanto
condividiamo lo spirito di contrapporre in maniera visibile la presenza delle donne in difesa del diritto d' aborto a quella sempre più invasiva del movimento per la vita negli ospedali. E' uno dei tanti modi per intimidire le donne, per ampliare la presenza dei medici obiettori. iniziative ideologiche che contribuiscono a ricacciare indietro le donne.

Ma siamo anche consapevoli che occorre fare altro e di più, è necessario denunciare e smascherare gli attacchi ideologici che vengono da più parti e sotto diverse forme, sopratutto in questa Regione: ricordiamo l'obbligo di sepoltura dei feti, l'introduzione delle moderne ruote degli esposti, politiche familiste etc. Per questo diciamo che è necessario costruire un comitato/rete in difesa del diritto d'aborto che si batta, ad esempio per l'abrogazione della L.40 sulla procreazione medicalmente assistita, che ha introdotto il riconoscimento giuridico dell'embrione e la cancellazione dell'obiezione di coscienza dalla L. 194.

2 marzo h. 11

contro-presidio davanti alla Mangiagalli



movimento femminista proletario rivoluzionario Milano

per contatti: mfpr.mi1@gmail.com

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