29/03/13

Mamma Aldrovandi querela il Coisp

E stasera il sit-in degli amici di Federico

Patrizia Moretti: "Maccari è arrivato a sostenere che la foto del viso di mio figlio martoriato fosse un fotomontaggio. Le scuse non bastano". Per oggi la manifestazione per il giovane ucciso. E Anonymous attacca il sito del sindacato

 FERRARA - Non bastano le scuse per la manifestazione promossa dal sindacato indipendente di polizia Coisp davanti al comune di Ferrara. Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, ha deciso di querelare il segretario del Coisp Franco Maccari. E intanto Ferrara si prepara al sit in promosso per oggi alle 18 in piazza Savonarola a Ferrara dagli amici di Federico. "Spero che ci siano anche uomini in divisa, il questore di Ferrara, le Autorità cittadine" ha detto Patrizia.

E Anonymous manifesta la solidarietà alla madre di Aldrovandi attaccando il sito del Coisp

I poliziotti hanno voluto esprimere solidarietà ai quattro colleghi condannati in via definitiva per omicidio colposo. Per protesta Moretti, che lavora nell'ufficio comunale a pochi metri da dove si è svolto il sit-in, ha esposto l'immagine del figlio ucciso. "Maccari è arrivato a sostenere che la foto del viso martoriato di mio figlio sarebbe addirittura un fotomontaggio - ha scritto sulla sua pagina Facebook Moretti -, mi piacerebbe tanto che lo fosse, ma purtroppo così non è". Quindi le scuse del sindacalista sono state respinte al mittente. "Maccari risponderà di queste affermazioni di fronte all'autorità giudiziaria - ha spiegato la mamma di Aldrovandi - perché ho dato già incarico al mio avvocato Fabio
Anselmo di sporgere querela nei suoi confronti e d'ora in poi parlerà lui per me". Intanto il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri ha già annunciato che "è già partita un'ispezione per vedere le responsabilità della manifestazione e di chi ha concesso lo spazio. Vogliamo capire esattamente tutto. Un ispettore è già a Ferrara e sta facendo il suo lavoro. Dobbiamo molto ai nostri poliziotti, può esserci qualcuno che sbaglia e se l'errore viene riconosciuto, l'autore pagherà le conseguenze".

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