Non si possono spendere soldi per "eventi" di festa e nello stesso tempo toglierci giornate di lavoro "perchè non ci sono soldi..."
“Asili nido, Comune ritiri nuovo capitolato di appalto”
Il Comune di Taranto ha improvvisamente comunicato il 22 dicembre scorso la cessazione del servizio di ausiliariato e pulizia negli asili nido. Decisione che ha riacceso la protesta mai sopita da parte dello Slai cobas per il sindacato di classe su una storica vertenza.
“Il Comune non può bloccare il nostro lavoro, facendoci perdere ulteriori giorni di lavoro e stipendio, senza peraltro dare motivazioni ufficiali e comunicazione formale alle organizzazioni sindacali e alle lavoratrici, a cui è arrivata solo la voce che non ci sono soldi” – affermano dallo Slai cobas -. Non ci possono trattare in questo modo, quando siamo noi che assicuriamo la funzionalità degli asili”.
Da notizie informali acquisite sempre dal sindacato, entro fine mese dovrebbe essere assegnato un mini appalto di 6 mesi, a cui probabilmente seguirà un ulteriore proroga. “Questo per noi vuol dire ancora più precarietà di prima! La ricerca di notizie certe con la Direzione dell’assessopato “Servizi educativi” è stato negativa, la direzione non ha voluto confermare niente, dicendo che erano notizie riservate. Questo atteggiamento del Comune è inaccettabile” affermano le RSA Vincenza Cavaliere e Fonn Aurora.
“Pretendiamo la ripresa del lavoro e notizie certe, sul nuovo appalto, le condizioni lavorative, che il Comune finora non ha dato, mentre ha fatto un nuovo capitolato speciale di appalto che in parecchi punti è peggiore del precedente che già non era buono. Per questo il 29 dicembre in occasione del consiglio comunale saremo ancora più arrabbiate a Palazzo di città” annunciano.
Per lo Slai cobas “questo capitolato peggiora in vari punti il capitolato precedente e la condizione lavorativa in corso, già di per sé inaccettabile e per cui varie iniziative sono state già fatte ma senza risposte. Ora invece di risposte costruttive e migliorative ci troviamo con questo nuovo capitolato”,
Questi i punti più negativi evidenziati dal sindacato: “Mentre in precedenza gli appalti duravano 3 anni, ora questo nuovo riguarda solo 8 mesi o addirittura 6 mesi: dal 27/10/2025 (ma questa data di inizio sicuramente slitterà, e si parla di gennaio 2026) al 30/6/2026; si aumenta così la precarietà delle lavoratrici; non viene fatto alcun riferimento all’ausiliariato; questo negli anni recenti è stato un riconoscimento, conquistato con le lotte e i ricorsi legali, di gran parte dell’attività effettiva delle lavoratrici. Ora viene cancellato dal capitolato, benché restano tutti i servizi di ausiliariato”.
“Significa, di fatto, un tornare indietro, tant’è che questo capitolato sottolinea che il servizio principale è quello di pulizia/sanificazione, allo scopo evidente di nascondere il peso dell’attività di ausiliariato e rispondere no alla richiesta da noi fatta di attribuzione del 3° livello retributivo, dopo più di 30 di permanenza nel 2° livello; pur riconoscendo che le unità lavorative sono nettamente diminuite negli anni (il capitolato parla di 68, in realtà sono meno di 65), i servizi restano gli stessi; quindi il lavoro aumenta senza che aumenti l’orario di lavoro, da noi tante volte richiesto; anzi, questo capitolato riduce il monte ore settimanale da 24 a 21 ore” affermano ancora le RSA Cavaliere e Fonn.
“Non vengono conteggiati i giorni di pulizia ad inizio e fine anno scolastico così come i giorni per le festività di natale e pasqua e altre – in precedenza ad inizio e fine dell’anno educativo si facevano le pulizie di fondo, a tutela dei bambini, ora invece si usa il termine “immediatamente prima di ciascun anno scolastico” (che si intende per “immediatamente”?). Chiaramente si mette una pietra tombale sul lavoro estivo, azzerando anche il mese estivo conquistato con la lotta dalle lavoratrici per gli anni 22/23/24 (benché arbitrariamente sottratto nel 2024 nonostante fondi già stanziati) – sottolineano -. Si specificano in maniera più dettagliata le operazioni di pulizie in verticale, su mobilio, suppellettili, giochi (che sono quelle più complesse e pesanti, e in continuo aumento); mentre si continua a far valere solo il metraggio orizzontale per dire che il rapporto metri quadri/uomo sarebbe sufficiente”.
Benché da tempo lo Slai cobas ha chiesto di partecipare alla stesura del nuovo capitolato d’appalto, “abbiamo avuto conoscenza già a capitolato fatto; nessuna convocazione neanche a scopo informativo è stata fatta alle organizzazioni sindacali. Chiediamo che questo capitolato venga ritirato o modificato. E ribadiamo le nostre richieste: aumento dell’orario di lavoro, a partire almeno da 5 ore giornaliere e 30 settimanali – nell’immediato ci può essere un aumento trasformando le tante ore di sostituzione, nonchè le ore di chi è andato in pensione o lunghe malattie, in ore ordinarie; fine delle sospensioni estive, e festive, lavoro tutto l’anno e riconoscimento del 3° livello retributivo, e mantenimento della qualifica di “ausiliariato” – con differenziazione tra ore di pulizia e ore di ausiliariato” concludono dallo Slai cobas per il sindacato di classe.
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