18/12/25

Aborto libero e sicuro: il Parlamento europeo dice sì


My Voice, My Choice è un movimento di attiviste che ha raccolto 1,2 milioni di firme per chiedere uno strumento per un accesso all’aborto sicuro, legale e gratuito su tutto il territorio europeo.

Oggi, Il Parlamento europeo ha votato a favore del sostegno alla campagna My Voice, My choice, per un accesso all’aborto sicuro, legale e gratuito in tutti gli stati membri.

Questo voto è una vittoria per tutte le donne in Europa. L'UE ha finalmente dimostrato che l'assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva è un diritto umano fondamentale. Stare dalla parte delle donne o no, oggi si è deciso da che parte stare perché un’Europa che scende a compromessi sui corpi delle donne è un’Europa che ha già compromesso la propria anima.

Se l’Europa può proteggere le banche, i confini e i bilanci, noi invece vogliamo che deve proteggere le donne. Se l’Europa finanzia strade, ponti e addirittura armi, noi invece vogliamo che deve finanziare la salute delle donne.

My voice, My choise esiste perché le donne in Polonia muoiono di aborto illegale, perché le donne a Malta vengono trattate come criminali, perché in Italia l’accesso all’aborto esiste solo sulla carta ma nella realtà è bloccato per i tanti obiettori di coscienza e per procedure, associazioni che l'ostacolano, perché in Ungheria e in Slovacchia i diritti delle donne vengono sistematicamente smantellati sotto la bandiera conservatrice della tradizione.

I politici di destra in Europa da anni bloccano, ritardano e negano i diritti delle donne. Il risultato è che i diritti cambiano da confine a confine. Il risultato è che la libertà diventa una concessione, non un diritto, solo perché sei una donna e i corpi delle donne non sono il campo di battaglia di ideologie reazionarie, vecchie e fallimentari.

A chi continua a opporsi all’accesso ad un aborto libero, legale e gratuito diciamo una cosa semplice: la vostra ideologia non vale più dei diritti delle donne. Il vostro disagio non può e non deve mai prevalere sui diritti fondamentali delle donne.

Mettere in pericolo la vita delle donne non è responsabilità, è violenza politica. Una donna su tre nell’Unione Europea abortirà nel corso della propria vita. Criminalizzare l’aborto o renderlo inaccessibile non “difende valori”: mette deliberatamente le donne in pericolo e produce morte.

Basta sacrificare i diritti delle donne a paure vecchie e superate, un’Europa che controlla i corpi delle donne non è un’Europa di valori: è un’Europa che arretra. Un’Europa che controlla i corpi delle donne non è una democrazia: è un’Europa che sceglie la paura al posto dei diritti, il controllo al posto della libertà.

Per questo il voto di oggi è un colpo al fascismo sovranazionale che avanza in ogni ambito e spalanca la strada all'attacco generale ai diritti e alla libertà delle donne, come di tutte le masse popolari.

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