Alla conferenza internazionale sui femminicidi promossa dall’Osce e dalla presidenza del Consiglio, a pochi giorni del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il ministro Nordio ha vomitato parole oscene affermando che “se oggi l'uomo accetta e deve accettare questa assoluta parità formale e sostanziale nei confronti della donna, nel suo subconscio il suo codice genetico trova sempre una certa resistenza", mentre la più che reazionaria ministra Roccella a margine dell’evento, negando la necessità dell’educazione sessuo-affettiva, ha detto che “non c'è una correlazione fra l'educazione sessuale nella scuola e una diminuzione delle violenze contro le donne…”
La natura, in primis ideologica, fascista di questo governo è palese su ogni aspetto e in ogni ambito in cui agisce ma sulla questione delle donne è ancora più chiara e arrogante.
Scrivevamo solo pochi giorni fa che "l’ultimo provvedimento varato dal governo dice che se non c'è consenso fino alla fine di un atto sessuale allora è sempre stupro. Certo è un passo avanti. Ma come mai questa Meloni fa dei provvedimenti quando o si è vicino l'otto Marzo o si è vicino il 25 novembre? Sembra che lo faccia apposta per farsi autopropaganda…” ebbene solo a pochissimi giorni dalle manifestazioni contro la violenza sulle donne e di genere, il 22 novembre a Roma con la manifestazione nazionale promossa da Nudm e il 25 novembre nelle varie città da nord al sud di questo paese, questo governo attraverso alcuni tra i suoi più beceri ministri torna ad attaccare le donne senza alcuno scrupolo e a fomentare la violenza contro le donne.
L’affermazione di Nordio secondo cui i femminicidi sarebbero «una questione di genetica dei maschi» è un nuovo attacco contro le donne per cui la questione della oppressione/violenza che si subisce in questa società sarebbe naturale, originaria, innata, immutabile, avulsa dalle cause sociali, economiche che hanno invece generato storicamente la condizione di subalternità e oppressione delle donne, la cui più marcia manifestazione sono la violenza sessuale e i femminicidi.
Attribuire i femminicidi, la violenza sessuale a una predisposizione genetica dei “maschietti” come ha detto in modo osceno il fascista Nordio è fomentare la violenza contro le donne, quelle “femminucce” così come le ha definite Nordio che si devono convincere che in fin dei conti i maschi hanno in sé il gene di un dominio che non può essere mutato un dominio che non può quindi che imporre il possesso, il controllo delle donne, dei loro corpi, delle loro vite, fino ad ucciderle inevitabilmente!
E inoltre dal momento che il fascio-sessista ministro parla di “genetica” allora sarebbe come se questo stato borghese, le sue istituzioni, i suoi apparati, dai tribunali alle forze dell’ordine, sarebbero di fatto assolti e su questo vedi anche la ministra Roccella che dando man forte al reazionario e oscurantista ministro Valditara, ha attaccato durante la suddetta conferenza la questione dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole, perché è la famiglia per questo governo il luogo sovrano dove questa educazione deve essere impartita, quella famiglia che tanto piace a questo governo all’insegna di “Dio, patria e famiglia” e che oggi diventa sempre più luogo invece di oppressione, violenza fino ai femminicidi per sempre più donne.
Femminicidi e violenza sessuale sono il prodotto più marcio di una condizione di doppia oppressione che la maggioranza delle donne subisce in ogni ambito in questa società capitalista e imperialista di cui appunto la suddetta condizione di doppia oppressione delle donne è una delle basi/cardine, una società oggi nella fase del moderno fascismo che avanza rappresentato in questo paese dal governo Meloni, un governo che ha tagliato i fondi ai centri antiviolenza, che ostacola l’educazione affettiva, che considera le donne utili socialmente solo come macchine riproduttrici di figli, che attacca il diritto alla libera scelta delle donne/diritto di aborto, che riduce il fenomeno dei femminicidi e della violenza a “casi isolati” o ad innati “istinti maschili” fomentando ideologicamente a livello di massa la violenza che più che ipocritamente dice di voler combattere.
Tocca a noi donne essere in prima linea nella denuncia e lotta contro la violenza sessuale e i femminicidi ma uno degli aspetti principali deve essere la lotta contro questo governo Meloni/Nordio/Roccella, istigatore dall’alto della violenza contro le donne, che deve essere cacciato.
Che le manifestazioni femministe, delle donne di questi giorni pongano al centro questa necessità!
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