12/01/25

Come dicevamo: Nessun stupro delle israeliane da parte dei combattenti della Resistenza palestinese


La magistrata israeliana Moran Gaz ha investigato sui fatti del 7 ottobre: non esiste “nessuna denuncia o prova di stupro” da parte dei palestinesi coinvolti nell’azione; “ciò che è stato riportato sui media è completamente diverso da quanto emerge in ultima analisi”.
Le menzogne diffuse ad arte su questi presunti stupri erano state già smentite dalla Commissione di inchiesta dell’Onu, nel marzo del 2024, e ci erano sembrate da subito irrealistiche, dato l’interesse degli autori dell’attacco a preservare gli ostaggi, e il tempo ridottissimo in cui l’attacco doveva essere portato a termine. Nei contesti di guerra – e quella in atto in Palestina è una guerra, imperialista e colonialista da un lato, di liberazione nazionale dall’altro – ci sono inevitabilmente atti di violenza. Ma queste, come altre accuse simili, le abbiamo ritenute frutto della propaganda anti-palestinese sionista-occidentale, e delle fantasie morbose proprie di chi pratiche del genere le usa – come accertato per l’esercito israeliano, e come accade sistematicamente nelle carceri israeliane.
Le autorità israeliane hanno ammesso che non sono state presentate accuse di stupro o violenza sessuale in relazione all’infiltrazione transfrontaliera del 7 ottobre da parte di fazioni della resistenza palestinese, nonostante le indagini approfondite.
Moran Gaz, ex procuratore capo dell’ufficio del procuratore distrettuale meridionale di Israele e membro del Team 7.10, ha reso pubbliche le conclusioni in un’intervista con Ynet. Il team è responsabile dei casi riguardanti la cattura di palestinesi catturati e coinvolti negli attacchi.
Gaz ha dichiarato che il suo dipartimento non ha trovato prove di violenza sessuale. “Alla fine, non sono state presentate denunce. Ciò che è stato riportato sui media è completamente diverso da quanto emerge in ultima analisi“, ha detto.
Inoltre, anche le organizzazioni per i diritti delle donne contattate dal suo ufficio hanno segnalato nessun caso portato alla loro attenzione. “Abbiamo contattato le organizzazioni per i diritti delle donne e abbiamo chiesto loro di collaborare. Ci hanno detto che nessuno si era rivolto a loro”, ha aggiunto Gaz.
Nel marzo 2023, gli esperti delle Nazioni Unite avevano già sfatato accuse simili, concludendo che non erano verificate o che erano false. Anche altre affermazioni raccapriccianti, come quella di bambini decapitati o bruciati nei forni, sono state ampiamente screditate ma hanno continuato a circolare nei discorsi politici.
(da pungolo rosso)

Nessun commento: