23/11/24

E Valditara ci riprova... Manda una lettera a tutte le scuole per il 25 novembre

La lettera che il Ministro del MIM Valditara ha inviato a tutte le scuole oggi a ridosso della giornata internazionale contro la violenza sulle donne gronda unicamente di oscena ipocrisia.

Un ministro, il Valditara, che solo pochi giorni fa, all’inaugurazione della fondazione per Giulia Cecchettin, ha strumentalizzato la violenza sulle donne, i femminicidi in gravissimo aumento in questo paese di uomini italianissimi e che accadono sempre più all’interno della famiglia così osannata dal governo Meloni, ha strumentalizzato i corpi offesi, lesi delle donne per vomitare ancora una volta la sua propaganda fascio-razzista contro gli immigrati a cui si è unita nell’immediato l’altrettanto fascio-razzista Meloni, oggi ha l’ardire, ma così sono gli arroganti fascisti, di scrivere una lettera alle scuole, alle alunne e agli alunni, ai docenti, a tutto il personale scolastico in cui annuncia che la facciata del MIM in occasione del 25 novembre sarà illuminata di rosso “per richiamare il senso profondo di questa tragedia strisciante, costellata da troppe morti di giovani ragazze, di donne, di madri…”.


Ma questa è solo la facciata dell’ arrogante ipocrisia di un governo rappresentato nella sua ideologia da ministri squallidi come Valditara, un governo che nei fatti reali attacca quotidianamente e pesantemente le donne nella condizione di lavoro, che lancia campagne ideologiche contro le donne attaccandole nei loro diritti fondamentali, in primis la libertà di scelta/diritto di aborto, che è di fatto fomentatore dall’alto ideologicamente, politicamente e praticamente della violenza contro la maggioranza delle donne, spargendo un humus reazionario a livello di massa che si traduce inevitabilmente in violenza fino agli odiosi e tragici femminicidi. 


“La scuola ha una finalità educativa fondamentale perché interviene nei processi culturali, quindi, a modellare la cultura a cui si ispira un determinato paese o una determinata società…” scrive Valditara nella lettera. Quale scuola, quale cultura, quale società? Chiediamo al ministro che si guarda bene dal non specificare e che resta sul campo del generico. 

La scuola, la cultura non sono neutre o un insieme di concezioni e pratiche generiche, la scuola, la cultura di cui parla Valditara sono inserite in una società ben determinata che è la società capitalista ed imperialista, divisa in classi in cui l’ideologia dominante è quella della borghesia dominante al potere, che pone come una delle sue basi per la sua stessa esistenza, continuazione e conservazione la condizione di doppia oppressione della maggioranza delle donne. 

“La scuola è il luogo privilegiato per educare al rispetto, incentivare un clima di accoglienza positiva, prevenire i fenomeni di discriminazione ed esclusione e favorire la capacità di stare in relazione con l’altro” si legge ancora nella lettera. 

Quale scuola educherebbe al rispetto, all’accoglienza, a non mettere in atto discriminazioni, sopraffazioni, ecc? Quella che il Valditara e tutto questo governo vuole imporre ogni giorno? La scuola di stampo repressivo verso gli studenti che non devono dissentire o ribellarsi se no scatta la punizione del voto in condotta o le manganellate in piazza se gli studenti giustamente protestano contro un modello di scuola al servizio dei padroni e della guerra? Quella in cui entrano ogni giorno forze dell’ordine, polizia, esercito con tutto il portato di valori reazionari improntati sulla sopraffazione, sulla superiorità della razza bianca e occidentale della patria a cui si deve appartenere e in cui ci si deve identificare con orgoglio (vedi le linee guida dell’educazione civica di Valditara), del machismo, che portano inevitabilmente a relazioni tossiche improntate su concezioni e atteggiamenti di possesso, di sopraffazione sempre più frequenti di giovani anche piccoli di età, verso le ragazze che dietro un’apparente libertà/emancipazione finiscono per subire fino alle più atroci conseguenze?, vedi la morte allucinante della giovanissima studentessa Aurora uccisa dal giovanissimo e studente fidanzato. La scuola dove aumentano ogni giorno i fenomeni del cosiddetto bullismo, nonostante progetti ed iniziative che di fatto cadono nel vuoto e si rivelano inefficaci, perché la scuola portata avanti da anni e in particolare con questo governo deve essere improntata sulla logica della competizione sempre più sfrenata, secondo quelle che sono le dinamiche di una sistema, quello del Capitale a cui la scuola deve essere sempre più collimata, in cui deve vigere la legge del più forte su deboli?


E sempre nella lettera Valditara non perde occasione di citare le suddette linee guida sulla Educazione civica, un vero e proprio manifesto in ambito scolastico della ideologia di stampo fascista di questo governo, nella parte in cui si legge “per questo ho voluto inserire nelle linee guida l’educazione al rispetto verso ogni essere umano… in particolare al contrasto alla violenza contro le donne, per educare a relazioni corrette e rispettose…”, guarda caso una/due righe quando si parla di donne, rispecchiando proprio la concezione che questo governo ha delle donne e non dimentichiamo la indecente promozione tra le studentesse e gli studenti a partire dalle scuole medie degli ultimi Stati generali sulla Natalità che studentesse e studenti medi e universitari hanno giustamente contestato, linee guida che le fascio-integraliste associazioni Pro Vita Famiglia hanno subito sostenuto. 


Il ministro richiama anche alcune parole del Presidente Mattarella: “una società umana ispirata a criteri di civiltà, non può accettare lo stillicidio di aggressioni alle donne quando non il loro assassinio…”. Se una delle cartine di tornasole per definire una società civile è guardare alla condizione delle donne, possiamo ben denunciare e affermare che questa società capitalista ed imperialista, fondata sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sulla doppia oppressione della maggioranza delle donne, in cui si è arrivati a livelli di vera e propria bestialità sul piano della violenza contro le donne in ogni forma, non è affatto una società umana ispirata a criteri di civiltà... 

E' necessario prendere coscienza, e agire di conseguenza, che questa società deve essere rovesciata per costruirne socialmente una nuova al fine di un vero cambiamento sociale, culturale...

Questa ipocrita e squallida lettera non può che essere rigettata al mittente!

Lottare per cacciare Valditara e tutto il governo Meloni diventa sempre più necessario e urgente. 

Mfpr Palermo

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