31/01/24

Appello “Non userete le donne per giustificare il genocidio in Palestina” - Il MFPR firma e invita a firmare

L'MFPR (Movimento femminista proletario rivoluzionario) aderisce, firma e invita a firmare questo appello.

Nelle iniziative e manifestazioni del 23/24 febbraio e nelle mobilitazioni dell'8 marzo che dovunque sia portata 
la denuncia del genocidio dello Stato nazisionista di Israele, in cui donne e bambini, uccise, martoriate, affamate, sono la maggioranza; 
la solidarietà alla resistenza eroica del popolo palestinese; 
ma anche, e per noi centrale, la dura denuncia e azioni di lotta contro il governo Meloni complice di Israele/Netanyahu. 

Dopo l'appello seguono alcune locandine fatte nei mesi scorsi e portate nella grande manifestazione del 25 novembre e una breve ns nota rivolta soprattutto alle lavoratrici 

Appello

“Non userete le donne per giustificare il genocidio in Palestina”. 

di Donne de Borgata

Nelle scorse settimane a livello internazionale e nazionale sono state diffuse notizie e appelli che, utilizzando le donne come mezzo, sono volte a giustificare lo sterminio del popolo palestinese da parte di Israele.

Abbiamo pertanto deciso di controbattere a questa bieca strumentalizzazione, ribadendo il nostro supporto incondizionato alla resistenza palestinese, contro il genocidio in atto a Gaza.

Di seguito il testo dell’appello, per il quale chiediamo a tutte e tutti di firmare e di dargli massima diffusione. A seguire, le prime – più di cento – firme raccolte e le traduzioni in arabo, inglese, spagnolo e francese.


NON IN NOSTRO NOME

Non userete le donne per giustificare il genocidio in Palestina

Le donne da sempre sono un campo di battaglia: sono oggetti da campagna elettorale, mezzi da sfruttare nella società del profitto, strumenti nello scontro di civiltà per l’Occidente “libero e democratico”.

Per questo, quando la campagna mediatica e politica a difesa di Israele si è tinta di rosa non abbiamo provato nessuno stupore, solo rabbia.

Israele è dipinto come baluardo di democrazia e di salvaguardia dei diritti delle libere soggettività e delle donne in Medio Oriente contro l’avanzata dei barbari palestinesi e arabi, accusati dei peggiori crimini, finanche di “femminicidio di massa”.

Una narrazione mediaticamente forte e “facile” in un paese come il nostro, scosso dalla violenza di genere.

Una storiella, la loro, che utilizza le donne per giustificare il genocidio e la pluridecennale occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Una retorica che ha il sapore della “antica” missione civilizzatrice bianca, oggi anche “femminista”, che opera una distinzione tra donne di serie A (le nostre, le occidentali, le bianche, le israeliane) e donne di serie B (le altre).

Per questo diciamo: non in nostro nome.

Come donne, uomini, libere soggettività, militanti, collettivi e organizzazioni, prendiamo parola per ribadire pubblicamente e a chiare lettere che:

  • siamo contro il colonialismo genocida di Israele e il suo regime di apartheid: crediamo nel diritto all’autodeterminazione e alla legittima resistenza anticoloniale del popolo palestinese, per una pace giusta;

  • siamo contro il pinkwashing e il femminismo bianco e coloniale: non può esistere liberazione femminile e di genere senza spezzare le catene del colonialismo, dell’imperialismo, del razzismo, delle guerre e dei suoi orrori;

  • siamo contro la strumentalizzazione degli eventi del 7 ottobre, delle donne e delle lotte contro la violenza di genere per giustificare lo sterminio del popolo palestinese da parte di Israele: non saremo libere e liberi fino a che non lo sarà anche il popolo palestinese!

Per aderire all’appello scrivere a donnedeborgata@gmail.com o in DM su Instagram e Facebook.

Firmatarie/i:

Donne de Borgata

Le attiviste e gli attivisti pro Palestina costretti a tacere perché censurati e posti sotto ricatto

Layla Khaled – Popular Front for the Liberation of Palestine

Meryem Abu Daqqa – Palestinian femminist activist

Nehaya Barqawi – Jordanian Women Association

Claudia De la Cruz – Party for Socialism and Liberation (USA)

Maya Issa – movimento studenti palestinesi

Assemblea Sororas di Torino

MES – Colectiva Feminista Menstrual Escuela Sorora – Colombia

Annalina Ferrante – Autrice

Tiziana Barilla – Giornalista

Enrica Majo – Giornalista

Coordinamenta Femminista e Lesbica

Collettivo Le Streghe di Roma

Comitato Palestina nel cuore

BDS Torino

Centro Culturale Handala Ali

Progetto Palestina

Plam – Plataforma Progressista Latinoamericana-Roma

Colectivo Jodete – Colombia

Comunità Palestinese di Puglia e Basilicata

Marta Collot – Portavoce nazionale di Potere al Popolo!

Viola Carofalo – Ricercatrice e coordinatrice di Potere al Popolo!

Vijay Prashad – direttore di Tricontinental: Institute for Social Research

Bassam Saleh – Comunità palestinese di Roma e del Lazio

Comitato Pace e non più Guerra

ANTIFA!nzine

Red Star Press

All Reds Rugby di Roma

Radio Città Aperta

Chiara Colasurdo – Avvocata

Ilenia Rossini – Ricercatrice

Elisabetta Canitano – Ginecologa

Francesca Anna Perri – Medico

CSOA Corto Circuito di Roma

CSOA Macchia Rossa di Roma

Blanca Clemente

Francesca Duca

Sara Nardini – Psicosessuologa

Ana Boris

Anna Milada Grossi – Educatrice

Sabrina Cresci

Daniela Santini – ginecologa

Sofia Laconi

Valeria Bruno – pedagogista

Camilla Volpato – studentessa Unibo

Emidia Papi – USB

Paola Palmieri – USB

Rita Martufi – Direttrice del CESTES USB

Cinzia della Porta – USB

Comitato Pietralata Unita di Roma

Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista

OSA – Opposizione Studentesca d’Alternativa

RdC – Rete dei Comunisti

Michela Flores – USB

Francesca Pulice – USB

Stefania Ruggeri – USB

Micaela Marchi – Rappresentante d’istituto Liceo Argan di Roma

Sofia Cocullo – rappresentante d’istituto del Liceo Ripetta di Roma

Alida Baldari – rappresentante di consulta del Liceo Ripetta di Roma

Riabitiamo Mirafiori

Collettivo teoria e prassi

V Zona – APS – Roma

Circolo Arci Concetto Marchesi di Roma

Laboratorio Politico Iskra – Napoli

Alkemia Laboratori Multimediali

Maria Vittoria Molinari – Asia USB

Elena Casagrande – USB

Costanza Ciafrei – rappresentante di consulta del Liceo Cavour di Roma

Irene Napolitano – studentessa Liceo Giordano Bruno di Roma

Ludovica Proietti – rappresentante d’istituto Liceo Primo Levi di Roma

Federica Raffa – studentessa Liceo Aristotele
Eva Olivero – Rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia, La Sapienza

Lorenza Masi – Rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, La Sapienza

Carlotta Olivieri – presidentessa della commissione Antifascismo e Memoria storica della Consulta Provinciale di Roma

Celeste Caporizzi – rappresentante d’istituto del Liceo Russel di Roma

Collettivo Piazzetta Rossa di Roma

Collettivo Levi Civita di Roma

Collettivo Argan di Roma

Collettivo Roberto Rossellini di Roma

Giorgio Cremaschi

Giuliano Granato – portavoce nazionale di Potere al Popolo!

Luciano Vasapollo – Professore universitario La Sapienza

José Nivoi – Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali

Soumaila Diawara

Francesco Dall’Aglio

Enrico Calamai – Diplomatico

Marco Santopadre – giornalista

Diego Reynoso – rappresentante d’istituto del Liceo Plauto di Roma

Sam Alicandro – rappresentante di consulta del Liceo Plauto di Roma

Rosa Maria Coppolino

Adelaide Rossi

Annamaria Bini

Marica Lava

Roberta Frabottaro

Maria Rita Antonini

Anna Organo

Silvia Marzoli

Sara Femiamo

Sara Longobardi

Caterina Ferraro

Anton Ilin – rappresentante di consulta del Liceo Plauto di Roma

Damiano Fusà – rappresentante d’istituto del Liceo Cavour di Roma

Riccardo Ciadini – rappresentante d’istituto dell’istituto Giordano Bruno di Roma

Enrico Alexitch

Iosè Maria Tarallo

David Angelelli

Massimo Maroni

Flavio Novara

Mirca Garuti

Leonardo Cusmai – Rappresentante degli studenti in Consiglio di Dipartimento e in Consiglio di Area Didattica di Filosofia, La Sapienza

Movimento Permanente Infermieri

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

NOTA E LOCANDINE

Stampa e TV, giornalisti servi di Israele e del governo imperialista italiano stanno schifosamente usando anche le donne per attaccare la giusta resistenza del popolo palestinese, di cui le donne palestinesi sono parte attiva, e per cui hanno mille ragioni per volere una Palestina libera dai neonazisti israeliani, dalla feroce loro oppressione, e dalla loro soldataglia che tante lacrime, prigioni, torture e lutti ha dato alle donne.

Dobbiamo denunciare anche chiaramente e senza alcuna ambiguità il governo Meloni pienamente complice del genocidio di Israele. Nella grande manifestazione del 25 novembre forte è stato il sostegno della resistenza del popolo palestinese e delle donne palestinesi, uno dei cuori pulsanti della lotta di questo popolo. Questo aspetto bello, solidale e forte ha fatto saltare i nervi alla borghesia al potere, che ha strillato dai Salvini alla Roccella che ha definito la manifestazione “troppo ideologica, politica... un’occasione persa”. 

Invece NO! Ci dispiace per voi, ma questa manifestazione è stata una grande occasione per la lotta delle donne in questo paese, in uno spirito internazionalista. A Roma giornalisti o televisioni più asservite al governo e di destra, hanno attaccato in modo strumentale la solidarietà alle donne palestinesi facendo domande tendenziose per criminalizzare di fatto chi apertamente e chiaramente esprimeva la solidarietà "senza se e senza ma"; alcuni li abbiamo letteralmente cacciati. Occorre schierarsi, prendere posizione in senso classista sfidando e lottando contro il governo e tutti i suoi apparati...



Nessun commento: