15/01/24

In occasione del 130° della nascita di Mao Tse tung informiamo su materiali sulla Rivoluzione culturale proletaria e le donne

In Cina per la prima volta durante la Rivoluzione Culturale Proletaria le donne furono realmente a livello di massa protagoniste di una trasformazione della terra e del cielo, di una rivoluzione nella rivoluzione che cominciò ad avviare un cambiamento a 360° della condizione di profonda oppressione, violenze delle donne, che fecero una lotta anche, e spesso soprattutto, nel campo delle idee, del patriarcalismo.

La sconfitta della RCP e della Repubblica socialista non mina assolutamente questa grande esperienza delle donne, che resta ed è un indicazione per la lotta di oggi: senza rivoluzione, senza il potere socialista in cui le donne sono parte determinante, non è possibile alcun effettivo cambiamento nè pratico, nè culturale, nè ideologico.

E' importante, quindi, conoscere bene questa esperienza. 

Nel prossimo futuro su questo faremo una formazione on line.

L'opuscolo che ora presentiamo si può richiedere a mfpr.naz@gmail.com 




Dall'introduzione dell'opuscolo

La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria è stata l’esperienza più moderna del proletariato, che ha indicato come portare la lotta rivoluzionaria in ogni ambito, non solo della struttura ma anche della sovrastruttura.

Le donne durante gli anni precedenti la Rcp, con la rivoluzione democratica e socialista e la Repubblica popolare, avevano già conquistato grandi cambiamenti sociali - l’ingresso massiccio nel mondo del lavoro, nelle fabbriche, la riforma della legge sul matrimonio, la riforma del sistema d’istruzione, con corsi di istruzione gratuita per le contadine, la riforma agraria, ecc - che avevano portato le donne da una condizione di nera oppressione a “liberare i loro piedi, i loro corpi, il loro spirito”; ma è con la Rcp che le donne vengono chiamate per diventare loro stesse protagoniste dell’assalto al cielo, per portare avanti in prima persona la “rivoluzione nella rivoluzione”.

Durante il vento della Grcp le donne dovettero lottare su tutti i campi, per conquistare la metà del cielo, nelle case e fuori dalle case, dai quartieri alle fabbriche, ad una nuova educazione dei bambini; contro la violenza sessuale organizzarono comitati di quartiere in cui facevano processi popolari contro i mariti, i padri violentatori; furono distribuite le pillole anticoncezionali tra le donne che potevano iniziare a decidere della propria vita e maternità.

Le donne avevano doppie ragioni per sollevarsi, perchè dovevano rompere non solo le catene pratiche, ma anche quelle più dure e pericolose, quelle sovrastrutturali, e per rompere le nuove catene ideologiche “tinte di rosso”.

Ma per questo dovettero battersi contro le concezioni e gli ostacoli presenti anche tra i quadri del partito, lottare strenuamente sempre contro i tentativi revisionisti di Liu Shao qi di estrometterle dal lavoro e relegarle di nuovo nel lavoro domestico.

Scriveva Bandiera Rossa - “la lotta di classe non finita. Durante la rivoluzione e l’edificazione socialista, esiste ancora una grave lotta di classe sul problema delle donne. L’anima della Grcp è chiamare le masse a ribellarsi, per rivoluzionarizzare tutto”.

Mao diceva che le donne sono un grande potenziale umano. Non esiste un movimento di massa senza la mobilitazione delle donne che sono più della metà della popolazione. E una volta che le donne si mobilitano, è su tutti i campi che vogliono la trasformazione.

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