Mentre l’onda nera contro le donne dagli Usa si espande all’Europa, all’Italia con il governo fascio sessista Meloni/Lega che va sempre piรน all’attacco del diritto di aborto ideologicamente, politicamente e anche utilizzando eventi "culturali" per diffondere la schifosa e odiosa propaganda antiabortista, vedi il convegno promosso dalla Lega in Parlamento, con il silenzio/assenso della Meloni, contro l’aborto equiparato all’omicidio, contro le donne considerate delle assassine se ricorrono all'aborto e che non si devono permettere mai di scegliere liberamente della loro vita, neanche nei casi di stupro, facendo di fatto un grave incitamento ideologico alla violenza contro le donne.
Ribellarsi, lottare, organizzarsi come donne contro il moderno medioevo che ci vogliono imporre รจ urgente e necessario.
15 Febbraio Assemblea telematica nazionale... verso l'8 marzo e oltre (seguirร il link - per info mfpr.naz@gmail.com)
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Sono quasi 65mila le donne rimaste incinte dopo uno stupro e che non hanno potuto abortire negli Stati Uniti, nell’ultimo anno e mezzo. E quasi un caso su due รจ in Texas.
I dati riguardano i quattordici Stati a guida REPUBBLICANA che hanno applicato le maggiori restrizioni all’interruzione di gravidanza, dopo la sentenza di due anni fa della Corte Suprema, che ha annullato il diritto federale all’aborto in vigore dal 1973.
Il numero emerge da una ricerca condotta dal Jama Internal Medicine, la piรน importante organizzazione medica negli Stati Uniti.
Ricercatrici e ricercatori hanno messo insieme la media di ogni anno delle gravidanze legate a stupri, le statistiche dei Centri federali medici, quelli dell’Ufficio di statistica del dipartimento della Giustizia e le interruzioni praticate legalmente in questi Stati: in media sono una decina al mese gli interventi in ospedale, una piccola percentuale rispetto all’emergenza sociale.
Le statistiche si riferiscono a un periodo che va dall’1 luglio 2022 all’1 gennaio 2024. Nei quattordici Stati che hanno INASPRITO le LEGGI sono stati registrati circa 520mila casi di STUPRO (!), di cui 64.565 hanno portato a una gravidanza. Di queste, 5.586 - il 9 per cento del totale - sono state registrate in Stati con restrizioni ma che prevedono il ricorso all’aborto in caso di stupro, e 58.979 - il 91 per cento - in Stati dove non รจ prevista alcuna eccezione.
Piรน di 26mila gravidanze frutto di violenza sono avvenute in TEXAS, uno degli STATI TALEBANI d’AMERICA, con il 45 per cento dei casi. Seguono MISSOURI, con 5.825 casi, e TENNESSEE, con 4.993, poi gli altri: ARKANSAS (4.655), OKLAHOMA (4.529), ALABAMA (4.130). Completano il quadro: Mississippi, Kentucky, South Dakota, Idaho, West Virginia, Indiana e North Dakota.
La statistica non indica quante gravidanze vengono portate a termine e quante vittime riescono ad abortire in uno Stato che ha leggi meno restrittive.
Secondo la ricerca, i divieti rendono impossibile per le vittime di violenze uscire dalla loro tragedia personale e voltare pagina. Dopo lo stupro, la maggior parte delle vittime รจ costretta a tenere anche il frutto di quella violenza. E questo avviene in un Paese che negli ultimi referendum statali si รจ SCHIERATO in difesa dei diritti delle donne (!) e con la maggioranza degli americani, compresi i repubblicani, che ritiene l’aborto “moralmente accettabile” (!).
Nonostante cinque dei quattordici Stati prevedano eccezioni, ci sono limitazioni che finiscono per rendere IMPOSSIBILE il ricorso all'intervento. La legge in quegli Stati prevede che la persona che ha subito una violenza e vuole abortire, denunci l’episodio nelle prime settimane, ma solo il ventuno per cento delle vittime si rivolge alla polizia.
La Repubblica 26 gennaio 2024
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