Una poesia di ATTILA JOZSEF
MIA MADRE
Teneva il boccale con entrambe le mani,
verso sera di una domenica
sorrise tranquillamente
e rimase seduta per un pò nella semioscurità
ha portato a casa la sua cena in una piccola ciotola dalle eccellenze,
siamo andati a letto e ponderavo
che loro stavano mangiando tutta la pentola
Era mia madre, era piccolina, è morta presto,
perchè le lavandaie muoiono presto.
le loro gambe tremano per portare
e le fanno male la loro testa per aver stirato
E perciò per le montagne ci sono là i vestiti sporchi
il vapore è un rilassante gioco di nuvole
e per ricambio d'aria la soffitta è lì
per lavandaia
La vedo fermarsi col ferro.
La sua fragile statura è stata spezzata dal capitale,
è diventata sempre più magra
pensateci, proletari
Era un pò curva da lavaggio
non sapevo che fosse giovane donna,
nel suo sogno indossava un grembiule pulito,
il postino l'ha salutata a volte
6 gennaio 1931
Nessun commento:
Posta un commento