Donne "macchine per la riproduzione", ruolo centrale delle donne nella famiglia, nella casa a fare e accudire figli per padroni e per la Patria.
Non è proprio questo governo, i suoi Ministri fascio/integralisti - che usano le Istituzioni come loro proprietà per propagandare neri messaggi e preparare provvedimenti da "moderno medioevo" - che aizzano a considerare le donne, le loro scelte, la loro vita meno che niente e se si ribellano possono essere anche uccise?
NON LO PERMETTIAMO!
Il 25 novembre eravamo a Roma 500mila, l'8 marzo saremo tante di più in ogni città, posto di lavoro, scuola!
per preparare l'8 marzo, giovedì 15 febbraio ore 17 assemblea nazionale telematica
Dalla stampa
Donna = figli - Il ministro dell'Istruzione ha inviato una circolare agli istituti per l'evento di maggio: «Gli studenti potranno diventare protagonisti attraverso riflessioni relative a una tematica che interessa il loro avvenire: “Esserci, più figli, più futuro”»
Luciana Cimino
Fare figli per la patria: una vecchia idea tornata in auge negli ultimi anni nelle destre mondiali. E molto cara anche al governo Meloni, tanto che il ministro dell’Istruzione (e merito), Giuseppe Valditara, ha inviato giovedì scorso una circolare a tutte le scuole in cui chiede, a nome della Fondazione per la Natalità, la «partecipazione attiva» delle classi agli Stati Generali Della Natalità di maggio 2024.
«L’edizione dello scorso anno era fondata sul binomio donna-madre, utile solo a dare spazio in contesti istituzionali a pro life e antiabortisti» spiega Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi (Rsm). In effetti l’edizione dello scorso anno è nota alle cronache... per la gaffe rivelatoria di Lollobrigida che aveva parlato di «tutela dell’etnia italiana»...
La circolare per le scuole era stata mandata fin dalla prima edizione, 3 anni fa, quando ministro all’Istruzione dell’esecutivo Draghi era Patrizio Bianchi. Ora ha il supporto di tutto il governo che proprio lì, lo scorso anno, annunciò «un intervento shock contro la denatalità». Che ancora non si è visto, mentre è evidente lo sdegno degli studenti...
Attacco al diritto d'Aborto: il convegno promosso dalla Lega a Montecitorio e’ “l’ennesimo tentativo di normalizzare l’antiabortismo nel nostro paese”
Martedì 23 gennaio, nella sala conferenze della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno antiabortista organizzato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli e promosso dalla Lega. Durante l’evento si sono susseguite dichiarazioni pesantissime, inerenti la moralità e la liceità della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
Un attacco frontale all’autodeterminazione di donne e soggettività gestanti che ha sollevato numerose polemiche, sia per il luogo da cui è partito, sia per il contenuto degli interventi. Tra questi, quello di Maria Alessandra Varone, ricercatrice di Filosofia all’Università di Roma Tre, secondo la quale l’aborto non sarebbe un diritto accettabile nemmeno nei casi più tragici, come quelli di stupro.
...si tratta di un “pericoloso precedente”, ma non di una novità.
“Dalle dichiarazioni della ministra Roccella (“l’aborto è un diritto… purtroppo”) alle proposte di legge sul riconoscimento giuridico del feto da parte di Gasparri, fino ad arrivare alle ultime mozioni della Lega in Lombardia sulla possibilità di riconoscere il doppio omicidio nel caso un femminicidio coinvolga una donna incinta, passando per la proposta di legge di iniziativa popolare sull’ascolto del battito fetale... L’attacco al diritto all’IVG è uno schiaffo non solo alle centinaia di migliaia di persone che nel 1981 votarono per confermare la legge 194, ma anche alla salute di tuttə”.
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