Il provvedimento di fare ascoltare il battito del feto alle donne in procinto di
abortire è una pagliacciata che vuole nascondere la realtà: le grandi
proteste delle ultime settimane in Ungheria hanno bloccato una legge ben
peggiore che voleva limitare fortemente il diritto di aborto.
Il
Governo ungherese non avendo più il coraggio e la forza di andare fino
in fondo ha tirato dal cilindro questa aberrazione propagandistica del
battito cardiaco che tuttavia non verrà
applicata dai medici di base se non forse da una minoranza
antiabortista.
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