Il secondo argomento della puntata è ruotato attorno alle condizioni delle lavoratrici dello stabilimento a Trezzo sull’Adda (MI) del salumificio industriale Beretta. Con l’aiuto di Donatella, dello SLAI COBAS sc e attivista dell’ADL (Assemblea Donne Lavoratrici), abbiamo ripercorso l’inizio delle mobilitazioni di queste donne che hanno dovuto subire un peggioramento delle condizioni di pagamento e di lavoro stesso, causato da un’accordo sindacale firmato tra la UIL e l’azienda, del quale però le lavoratrici stesse sono state messe all’oscuro.
Con un colpo di spugna si cancellano i diritti di donne che oltre al lavoro produttivo si occupano anche di lavoro domestico e per questo vengono svantaggiate invece che aiutate. Infatti il premo di produzione che di fatto và a costituire un contributo fondamentale per delle operaie con un basso stipendio, viene negato alla prima assenza di servizio, in particolare per maternità, che ovviamente è quasi inevitabile per le lavoratrici (donne per quasi la totalità dell’organico) che devono districarsi tra impegni famigliari e lavoro.
Si è deciso comunque di alzare la testa, cominciando con l’abbandono del “sindacato traditore” per uno che invece ha appoggiato l’autodeterminazione e le mobilitazioni di queste lavoratrici e che nelle assemblee da loro organizzate amplia lo sguardo critico su questioni sociali, come guerra, rincari e discriminazioni.
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