08/07/22

Gli stupratori vengono assolti, perché questo sistema capitalista/patriarcale la donna la vuole sempre consenziente - MA NO E' NO!

Assolto dall'accusa di violenza sessuale: "La ragazza aveva bevuto e non ha chiuso la porta: lo ha indotto a osare
Condannato in primo grado per violenza sessuale, assolto dalla Corte d'Appello perché la vittima, con il suo comportamento, avrebbe indotto l'imputato a "osare". La sentenza di un giudice torinese che ha ribaltato il verdetto del primo grado - condanna a 2 anni 2 mesi e 20 giorni - riguarda un episodio del 2019 che ha coinvolto due giovani
La sentenza è stata impugnata in Cassazione dal sostituto procuratore generale Nicoletta Quaglino sulla base delle parole della ragazza: "Gli dissi chiaramente: non voglio". I ragazzi si conoscevano da tempo, ma il giovane avrebbe abusato dell'amica, nel bagno di un locale nel centro di Torino. Secondo i giudici della Corte d'Appello, invece, la ragazza "alterata per un uso smodato di alcol (...) provocò l'avvicinamento del giovane che la stava attendendo dietro la porta".
Non solo, aggiungono i giudici: "Si trattenne in bagno, senza chiudere la porta, così da fare insorgere nell’uomo l’idea che questa fosse l’occasione propizia che la giovane gli stesse offrendo. Occasione che non si fece sfuggire".
L'imputato "non ha negato di avere abbassato i pantaloni della giovane" rompendo addirittura la cerniera: secondo il giudice della Corte d'appello, tuttavia, "nulla può escludere che sull'esaltazione del momento, la cerniera, di modesta qualità, si sia deteriorata sotto forzatura".
Tesi che il sostituto procuratore generale Quaglino respinge in toto nel suo ricorso: "Illogica appare la sentenza quando esclude la sussistenza del dissenso, sia perché tale dissenso risulta manifestato con parole e gesti, sia perché nessun comportamento precedente può aver indotto l’agente in errore sulla eventuale sussistenza di un presunto consenso". Dunque "non risulta provata la mancanza di dissenso da parte delle persona offesa, anzi risulta evidente la sussistenza di un dissenso manifesto"

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