20/07/22

Lottare non è reato! Massima solidarietà dalle lavoratrici ai compagni del Si.Cobas e Usb arrestati - Liberi subito!

Ieri sono stati arrestati 4 dirigenti nazionali e delegati del Si.Cobas e 4 dell'Usb per lotte, scioperi e vertenze per ottenere migliori condizioni salariali e di lavoro, portate avanti negli anni.

Questa repressione è molto grave perchè mette in discussione il diritto di sciopero e di lotta, il diritto a chiedere aumenti salariali e fare vertenze, il diritto di organizzarsi nei sindacati di base. 

Se passano questi arresti, è un attacco a tutti i sindacati di base e a tutti i lavoratori e lavoratrici, a tutti i residui nostri diritti.

Questi arresti, gravi anche per le motivazioni con cui sono stati fatti, sono interni al clima da guerra in corso avviato dal governo Draghi, per cui le lotte proletarie fino al dissenso democratico, non sono legittime e devono essere messe a tacere, per imporre forzatamente consenso all'azione criminale, guerrafondaia, al servizio dei padroni nazionali e internazionali. 

Non dobbiamo permetterlo.

Chiamiamo tutte le lavoratrici alla solidarietà e a partecipare alle iniziative 

Lavoratrici Slai cobas sc 
Assemblea Donne/Lavoratrici

SOTTO UNA PRIMA INFORMAZIONE 

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ARRESTATI DIRIGENTI NAZIONALI DEL SI COBAS E ATTIVISTI DEL USB

UN NUOVO, PESANTISSIMO ATTACCO REPRESSIVO CONTRO IL SINDACATO DI CLASSE E LE LOTTE DEI LAVORATORI.

All’alba di stamattina (ieri), su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari e ad altre misure repressive 6 compagni del Si.coabs e 2 dell'USB.

Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio. Tale castello accusatorio sarebbe scaturito dagli scioperi condotti nei magazzini della logistica di Piacenza dal 2014 al 2021: secondo la procura tali scioperi sarebbero stati attuati con motivazioni pretestuose e con intenti “estorsivi”, al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale…

Sul banco degli imputati figurano tutte le principali lotte e mobilitazioni condotte in questi anni: GLS, Amazon, FedEx-TNT, ecc.

È evidente che ci troviamo di fronte all’offensiva finale da parte di stato e padroni contro lo straordinario ciclo di lotte che ha visto protagonisti decine di migliaia di lavoratori che in tutta Italia si sono ribellati al caporalato e condizioni di sfruttamento brutale.

Ci troviamo di fronte a un attacco politico su larga scala contro il diritto di sciopero e soprattutto teso a mettere nei fatti fuori legge la contrattazione di secondo livello, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato di classe e conflittuale dai luoghi di lavoro.

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