16/07/22

La battaglia delle lavoratrici asili di Taranto riceve saluti e... una domanda

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1) Una rivista di donne nazionale: https://www.donneierioggiedomani.it/vittoria-delle-lavoratrici-degli-asili-di-taranto

2) SOLO LA LOTTA COERENTE E DETERMINATA PAGA! E ORA SI VA AVANTI!
DA PALERMO UN FORTE SALUTO ALLE LAVORATRICI E LAVORATORI DEGLI ASILI COMUNALI DI TARANTO!
Precarie SLAI Cobas sc Palermo/Sicilia
4) Alice Castiglione (Una compagna giornalista, artista che ha partecipato quasi sempre alle nostre assemblee nazionali on line donne/lavoratrici)
 
Ho una domanda, scusate la mia ignoranza
perché invece di chiedere di lavorare tutto l'anno e quindi non avere materialmente tempo per prendersi cura di se e godere di un meritato riposo,
non si punta all'aumento del salario orario come misura integrata alle 5 ore richieste nell'elenco sopra?
Scusate se la mia domanda puó sembrare sciocca, ma penso che chiunque abbia bisogno di staccare la spina, soprattutto se si fanno dei lavori che richiedono tante energie come quello in asilo.
Grazie a chi vorrá rispondermi
UN SALUTO A TUTTE LE LAVORATRICI DEGLI ASILI COMUNALI DI TARANTO.

BREVE RISPOSTA
la tua domanda è seria, ed è bene affrontarla in una prossima Assemblea Donne/lavoratrici - che si terrà non prima di settembre (ora sta uscendo un dossier con gli interventi dell'ultima importanta Assemblea del 9 giugno su Donne e guerra).
Detto questo solo alcune brevI note:
- la battaglia per gli aumenti del salario, che noi, e insieme ad altre realtà del sindacalismo di base di classe e combattivo e realtà sociali di lotta, sosteniamo da tempo - è una battaglia che per avere un effettivo risultato deve essere nazionale o almeno cominciare in alcune significative realtà lavorative, sia di fabbriche, servizi, ecc.; questa rivendicazione è nella piattaforma dell'Assemblea proletaria anticapitalista (come lo era in quella del Patto d'azione) e la riprenderemo nell'assemblea in presenza che terremo a Roma il 17 settembre;
- lotta per il lavoro e lotta per il salario non sono in contraddizione, nè alternative; quando il lavoro è ultraprecario - come appunto quello delle lavoratrici degli asili, che ad ogni passaggio di appalto rischiano, che è di appena 3 ore al giorno, e, appunto, per due mesi si sospende (che in termini di salario vuol dire in realtà 3 mesi, visto che il primo stipendio lo prendono ad ottobre, anche se ricominciano il lavoro il 1° settembre) - la lotta per un lavoro continuativo e più consistente è la battaglia più immediata perchè aumenti il salario delle lavoratrici (per quanto aumento salariale con una lotta puoi ottenere, con 3 ore di lavoro è sempre una miseria);
- negli asili a Taranto, ci stiamo già battendo per aumenti salariale, per ora nella forma di indennità, a fronte di un carico di lavoro maggiore in questi anni di covid - ma non è facile e aver imposto un relativo stop alla sospensione del lavoro in estate, rende più deboli le controparti e più forti le lavoratrici;
- il "meritato riposo", "staccare la spina", ti assicuro che le donne lo vogliono soprattutto nel lavoro in casa, per la famiglia; perchè il lavoro fuori (e nel caso di lavoratrici precarie stiamo parlando, purtroppo, appunto di pochissime ore) è fatto sì di fatica, ma soprattutto per le donne è fatto anche di collettività, di affrontare insieme i problemi, di uscire dall'isolamento a cui ti porta la casa, di possibilità di momenti gioiosi di lotta - le energie, le donne le consumano da sole più in casa e al "servizio" della "maledetta" famiglia.

Ma hai posto un problema e ne parleremo.
Un abbraccio
MFPR

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