04/07/22

La rabbia delle donne contro l'attacco all'aborto si tinge di verde

di Marianna Grazi

Si dice: “verde speranza“, ma non è questa emozione a prevalere nelle proteste che in questi giorni infiammano, da nord a sud, da est a ovest gli Stati Uniti. Un’onda di proteste, di rivendicazioni per un diritto prima strappato con la forza, poi imposto, quindi limitato e adesso di nuovo cancellato: il diritto all’aborto. Nel momento in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade, venerdì scorso, la rabbia dei sostenitori si è riversata nelle strade. Molte persone si sono vestite di verde


Los Angeles, donne e uomini hanno marciato e gridato con bandane verdi al collo, portando striscioni verdi e rilasciando fumo verde nell’aria. Per le attiviste dell’altro emisfero si tratta di una scena familiare: le donne dell’America Latina indossano il verde per rivendicare i diritti all’aborto da quasi due decenni. Ora guardavano con stupore la loro onda espandersi negli Stati Uniti. La bandana verde è diventata un simbolo universale dei diritti all’aborto, un segno di solidarietà tra gli attivisti di tutta l’America Latina. Il suo viaggio è iniziato in Argentina generazioni fa.
La storia del colore verde simbolo del diritto all’aborto
L’idea è stata ispirata dalle Madri di Plaza de Mayo, le donne che alla fine degli anni ’70 si riunirono davanti al palazzo presidenziale di Buenos Aires per protestare contro la scomparsa delle loro figlie e dei loro figli, rapiti dalla giunta militare al potere durante la cosiddetta “Guerra Sporca”. In testa le donne indossavano sciarpe bianche fatte di stoffa usata per i pannolini dei bambini. Decenni dopo, due donne argentine ebbero un’idea simile. Marta Alanis, fondatrice di “Cattolici per il diritto di decidere in Argentina”, si stava preparando per un raduno nazionale di donne nel 2003: l’aborto, illegale nel Paese sudamericano, era un tema controverso anche tra le femministe, ma quell’anno lei e le altre attiviste speravano di creare un consenso unanime sui diritti all’interruzione di gravidanza

Si cominciò a parlare di aborto ovunque, nelle case, nei quartieri, nelle panetterie”, ha detto Alanis. Quell’anno, ha detto, il Paese iniziò a esaurire il tessuto verde. Nel dicembre 2020, il Senato argentino ha votato per la legalizzazione dell’aborto – un cambiamento incredibile nel Paese natale di Papa Francesco. A quel punto, la bandana verde ha iniziato a diffondersi anche fuori l’Argentina. È apparsa in Cile, in Perù, in Colombia. Gli attivisti di ogni Paese iniziarono a creare le proprie versioni finché nel settembre 2021, la Corte Suprema del Messico ha votato per la depenalizzare l’aborto, a febbraio 2022 quella colombiana l’ha seguita. L’aborto è ora depenalizzato in tre dei più grandi Paesi dell’America Latina, tutti a maggioranza cattolica.
Molti di questi attivisti sono rimasti sbalorditi, la scorsa settimana, nel vedere che la decisione della Corte Suprema ha portato gli Stati Uniti nella direzione opposta. Il Paese della “Democrazia assoluta” è ora diventato uno dei tre al mondo, con la Polonia e il Nicaragua, a rendere più severo l’accesso all’aborto nel XXI secolo. Per questo l’onda verde ha ‘risalito la corrente’ ed è arrivata a far sentire la propria voce negli States.

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