25/07/20

Verso la mobilitazione internazionale del 28 Luglio, libertà per Saibaba, Varavara Rao e per tutte e tutti i prigionieri politici in India

MFPR ADERISCE E INVITA ALLA MASSIMA SOLIDARIETA’ – MOBILITAZIONE- PARTECIPAZIONE



La ferocia che l’attuale governo indiano di Narendra Modi mette in atto quotidianamente contro il proprio popolo mostra il vero volto di un sistema assolutamente reazionario e ingiusto il cui unico obbiettivo è salvaguardare le classi dominanti al potere, i propri privilegi politici e di casta… una ferocia che chiama fortemente alla solidarietà e all’azione.
Per provare a zittire tutte le voci che denunciano le atrocità commesse nel Paese, il governo ha arrestato e continua ad arrestare una quantità impressionante di militanti, professori, studenti, artisti, membri di organizzazioni democratiche, tutti colpevoli di stare dalla parte del popolo a fronte della guerra al popolo scatenata dallo Stato indiano; un popolo costretto a difendersi non solo dalle varie leggi contro il “terrorismo”, ma anche contro quelle palesemente razziste e discriminatorie; un popolo fatto di donne, di femministe unitesi per ribellarsi contro la galoppante escalation di stupri, spesso commessi da forze armate e di polizia e squadre fasciste paramilitari spalleggiate dallo Stato.
Nelle prigioni i detenuti e le detenute subiscono ogni tipo di abuso, torture, negazione della libertà su cauzione, condizioni di vita disumane, trasferimenti arbitrari, aggressioni brutali e punizioni in isolamento totale, e sempre più spesso le detenute sono violentate.
Un regime reazionario che, anche al servizio dell’imperialismo, non perde occasione di sbandierare la propria politica come necessaria allo “sviluppo”.
Ma non solo lo “sviluppo” determinato in India da oltre vent’anni di politiche neoliberiste applicate da tutti i governi e tutti i partiti a vantaggio delle classi dominanti indiane, dei loro padroni imperialisti e le loro multinazionali, non ha prodotto significativi miglioramenti negli standard di vita della gran massa del popolo dell’India, ma non ha neppure portato alcun progresso nei rapporti sociali e culturali, sulla condizione di emarginazione e oppressione delle masse di contadini e braccianti senza terra nelle campagne e degli intoccabili, delle minoranze religiose e nazionali, delle donne, nelle città e in tutto il paese, anzi, al contrario la loro situazione è in realtà perfino peggiorata.
I meccanismi di espropriazione delle terre e del surplus agricolo anche dei contadini medi si sono fatti più sofisticati e spietati, Il sistema delle caste si è rafforzato. L’occupazione militare di Kashmir, Manipur e altre regioni contro i movimenti di liberazione nazionale è continuata e si è ancora inasprita. I pogrom contro le minoranze religiose e culturali, in particolare i musulmani, si sono ripetuti. Gli orribili episodi di stupri e assassinii di donne sono diventati fatto quotidiano. L’intolleranza, disprezzo e criminalizzazione di intellettuali democratici giovani critici e ogni voce di dissenso si sono fatti sistema.

Intanto si espande in India la pandemia. E’ il terzo paese al mondo dopo Usa e Brasile. Nelle ultime ore i contagi sono stati 30mila e crescono quotidianamente, i casi complessivi sono oltre 1milione e i morti sono oltre 24mila. Gli Stati più colpiti sono il Maharashtra e il Tamil Nadu, segue il Karnataka. Il nuovo lockdown deciso dal regime fascista tocca 12 Stati, tra cui il Bihar. Si tratta degli Stati più poveri. Nello stesso tempo viene colpta anche Bangalore che è il centro tecnologico più sviluppato dell’India dove si trovano le sedi di Microsoft, Apple e Amazon. Oltre 3 milioni di lavoratori hanno perso il lavoro e stanno raggiungendo i loro villaggi.
Il sistema sanitario in India mostra tutta la sua arretratezza per tanta massa di popolazione e assenza di ogni assistenza sanitaria reale.
Il Partito Comunista dell’India (Maoista) sin da aprile si sta battendo per difendere le condizioni delle masse. Il portavoce del Comitato Centrale ha definito il coronavirus un’”arma biologica” che trova le sue radici nelle politiche imperialiste. Ha richiesto che almeno il 10”% del prodotto interno lordo venga destinato all’alimentazione e alla salute delle masse; ha denunciato come il governo Modi non ha esitato a proseguire nell’esportazione pro imperialista anche di farmaci chimici verso gli Usa, nonostante i bisogni drammatici delle masse indiane.
E’ in questo quadro che un dramma nel dramma è costituito dai prigionieri politici che oltre ad essere vittime della repressione fascista del governo, rischiano la loro vita e la loro salute nelle prigioni del regime.
Il PCIM ha chiesto la liberazione immediata di Varavara Rao, artista intellettuale rivoluzionario, conosciuto e apprezzato dalle masse indiane, che risulta positivo al virus, del Prof. Saibaba, figura preminente dell’opposizione democratico rivoluzionaria al regime Modi e al sistema indiano asservito all’imperialismo.
La lotta contro la repressione e la liberazione di questi prigionieri politici è parte della resistenza delle grandi masse popolari in lotta, e nello stesso tempo è parte della denuncia del governo che usa la forza poliziesca, utilizzando il lockdown, verso le masse e che nulla fa per la sicurezza dei medici, dei lavoratori della sanità, dei lavoratori e lavoratrici della salute.
Per questo è necessario oggi più che mai sviluppare la denuncia del governo Modi, intensificare la solidarietà con le masse indiane in lotta e in armi, allargare in tutti i paesi la rivendicazione della liberazione immediata di Varavara Rao e di Saibaba.
Il Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India è da sempre impegnato in questa battaglia e oggi chiama urgentemente ad una nuova fase della mobilitazione. Attraverso la repressione di questi due intellettuali si colpisce un numero impressionante di militanti, professori, studenti e artisti, membri di organizzazioni democratiche; si pratica il terrorismo di Stato contro la libertà di stampa, di opinione in un paese in cui il regime approva leggi razziste e discriminatorie, come le ultime sulla cittadinanza che colpiscono milioni di musulmani.
Lo sviluppo della pandemia trasforma, inoltre, le carceri in trappole mortali.
Il Comitato chiama quindi ad una nuova giornata internazionale di informazione, azione e solidarietà per il 28 luglio, giornata in cui si sviluppa la vasta azione dei maoisti e dei combattenti della guerra popolare nella settimana dei martiri della rivoluzione.
Il Comitato fa proprio per questa giornata i numerosi documenti che circolano in India e nel mondo a sostegno di questa battaglia.
Oltre 130 rinomati intellettuali hanno firmato un appello sostenendo che il deterioramento delle condizioni di salute del Prof. Saibaba e di Varavara Rao e lo scoppio del Covid nelle carceri mette in pericolo la loro vita e ne chiede il rilascio immediato su cauzione. Documenti della stessa natura sono firmati nel Bangladesh e da gruppi di deputati nello stesso parlamento indiano e altri.

Il Comitato alla luce di questo invita ad alcuni obiettivi immediati:
  • diffondere questi documenti con tutti i mezzi in internet;
  • organizzare per la giornata del 28 un mail-bombing inviato alla stampa internazionale, alle ambasciate indiane, ai ministri degli Esteri e della Giustizia del maggior numero di governi, al parlamento europeo, alla Corte di Giustizia internazionale ecc;
  • organizzare il 28 e nei giorni successivi, assemblee, presidi e ogni tipo di azione, approvare messaggi di solidarietà, e ogni altra iniziativa che permetta di allargare il fronte della mobilitazione;
In particolare per quest’ultimo compito facciamo un appello a tutte le organizzazioni politico-sociali che si occupano di carcere, repressione, solidarietà internazionale e internazionalista.

SI TRATTA DI INIZIATIVE GIÀ IN CORSO IN ALCUNI PAESI IN QUESTI MESI. QUELLO CHE SI CHIEDE A PARTIRE DALLA GIORNATA INTERNAZIONALE È UNA LORO CONCENTRAZIONE, SOCIALIZZAZIONE CHE POSSA SERVIRE A SVILUPPARE UNA CAMPAGNA PROLUNGATA CON L’OBIETTIVO DI OTTENERE RISULTATI CONCRETI NELL’ARCO DI QUESTI MESI CARATTERIZZATI DALLA PANDEMIA.

Comitato di sostegno internazionale alla guerra popolare in India
csgpindia@gmail.com
luglio 2020

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