La lotta orgogliosa delle operaie della fabbrica Montello (Bergamo)
contro la cassaintegrazione discriminatoria e anticipazione di
licenziamenti, una fabbrica in cui lavorano circa 500 donne, la
stragrande maggioranza immigrate, ancora più minacciate e ricattate, in
cui all'oppressione razziale e sessista e allo sfruttamento padronale si
unisce anche la indegna azione di divisione, conciliazione della Cgil;
la lunga e determinata lotta delle lavoratrici a Palermo delle
cooperative sociali, assistenti igienico-personale degli studenti
disabili contro i licenziamenti di massa, una lotta che vede unite anche
famiglie dei ragazzi; una lotta che sta via via costruendo un fronte
esteso di mobilitazione di altre realtà regionali, mostrando nei fatti
che l'unità è frutto prima di tutto della lotta su posizioni chiare di
classe;
insieme alla lotta delle lavoratrici degli asili di Taranto che
inevitabilmente esploderà soprattutto a settembre se non vi sarà
l'aumento dell'orario di lavoro ottenuto con le precedenti lotte, e non
si sbarrerà la strada alle Ditte speculatrici del massimo ribasso;
Queste lotte mostrano che sono le donne lavoratrici, proletarie che,
come nella fase dell'emergenza pandemia non hanno accettato il divieto
di sciopero delle donne, anche ora sono in lotta contro padroni,
governo, Palazzi del potere che vogliono scaricare la loro crisi
economico/pandemica sui lavoratori e le masse popolari, e vogliono
sfuttare anche il coronavirus sia per licenziarci, tagliarci i salari,
sia per tornare all'attacco su nostri diritti fondamentali, come la
questione del diritto d'aborto e della pillola abortiva sta dimostrando.
Queste lotte portano con sè anche tutta la ribellione come donne contro
la condizione di lavoro sempre precaria, sempre discriminata, sempre a
rischio di perdere/non trovare più lavoro, e di tornare a casa all'unico
ruolo di lavoratrici domestiche e di assistenza familiare che questo
sistema borghese ci taglia addosso, con tutta l'oppressione e la
violenza sessuale che ben conosciamo.
PER QUESTO QUESTE LOTTE VANNO SOSTENUTE PRIMA DI TUTTO DALLE DONNE, DAI
MOVIMENTI E REALTA' FEMMINISTE, A CUI CHIEDIAMO DI FARLE CONOSCERE, DI
INVIARE ALLE LAVORATRICI MESSAGGI - Perchè la solidarietà di classe è
sempre un'arma di lotta, ma la solidarietà tra donne lo è doppiamente.
MFPR
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