Questo accanimento giudiziario viene perpetrato ad opera del PM
Rinaudo, già tristemente noto negli ambienti di movimento di
Torino e Valle di Susa, per la sua inadeguatezza al ruolo che
ricopre e la sua evidente esaltazione.
Il GIP, in prima istanza, aveva negato l'applicazione di
misure cautelari a carico di Lavinia (divieto di dimora su Torino
ed obbligo giornaliero di firma presso l'autorità giudiziaria)
richieste da Rinaudo; così come l'inasprimento della posizione di
imputata evitando la contestazione di altre fattispecie di reato
(diverse dal 341 bis c.p.), come istigazione a delinquere e
complicità in violenza verso le FF.OO (reato questo contestato,
invece, ad altre/i compagne/i implicate/i in questa inchiesta).
Il PM, invece, che non demorde nella sua linea di
esaltazione e assoluta incongruenza anche con lo stesso
ordinamento giuridico che dovrebbe invece rappresentare, ha mosso
ricorso nel confronti della decisione del GIP.
Durante l'udienza del tribunale del riesame, tenutasi
a Torino venerdì 20 aprile, il giudice, ha rigettato il ricorso
mosso dal PM (quindi nessuna misura cautelare è stata approvata)
e ha accolto, invece, l'istanza di dissequestro degli
oggetti personali che avevano sequestrato in data 14.03.2018,
compreso il cellulare, scheda sim e computer, e che Rinaudo si era
rifiutato di dissequestrare, nonostante urgesse la necessità di
far valere il diritto di difesa di Lavinia durante l'audizione
(che avverrà il 6.6.2018) del procedimento amministrativo mosso
dalla ministra Fedeli, con le contestazioni (disciplinari) a
carico di Lavinia da parte della direzione scolastica (su invito
della ministra!), e che si aggiungono, in questo procedimento
amministrativo, alla ormai tristemente nota "motivazione politica
(partecipazione alla manifestazione antifascista del 22.02 e lo
"sfogo" rivolto ai poliziotti conniventi e fasciste).
E' un primo piccolo risultato, a fronte di un
accanimento repressivo assurdo ma oggi pienamente interno al
clima da moderno fascismo e Stato di polizia che si sta
attuando.
La grande solidarietà che si è manifestata per
Lavinia, sia a livello nazionale che internazionale, è la nostra
arma più forte ed essa continuerà.
MFPR
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