I NOSTRI DESIDERI NON SONO TRASPARENTI.
LA CITTA' FEMMINISTA NON SI SGOMBERA!
Roma
da troppo tempo ormai vive nel pericolo di perdere luoghi essenziali di
autonomia, solidarietà e cultura nella città. In particolare è in atto
un chiaro e feroce attacco ai luoghi del femminismo, frutto di battaglie
storiche e più recenti. Questi luoghi - la Casa Internazionale delle
Donne, la Casa delle donne Lucha y Siesta, Il Centrodonna L.I.S.A., il
Centro donne DALIA, lo spazio delle Cagne Sciolte…- hanno consentito a
moltissime donne di uscire dalla spirale della violenza e reso possibile
la costruzione di percorsi di autonomia e liberazione. Oggi questi
spazi, ed altri ancora, sono minacciati da procedimenti di chiusura o di
richiesta di risorse economiche esose, conseguenza di un sistema
economico e politico che tenta di monetizzare e mettere a profitto ogni
aspetto dell'esistente.
E oggi, dopo la Casa Internazionale delle Donne, anche la casa delle donne Lucha y Siesta rischia la chiusura.
Le
donne di Roma rischiano di perdere non solo dei luoghi fisici in cui
incontrarsi, ma ciò che sono diventati nel tempo: dei punti di
riferimento irrinunciabili in città, spazi di condivisione, autotutela e
autodeterminazione conquistati con la lotta, nati per modificare un contesto sociale e culturale che era e resta pesantemente segnato dalla violenza maschile sulle donne.
Le
sorti della Casa delle Donne Lucha y Siesta vengono legate a quelle di
Atac, proprietaria dello stabile, che ne minaccia il futuro. Il
piano di risanamento di Atac non devono pagarlo le donne: Lucha y
Siesta va salvaguardata e stralciata dalla lista dei beni immobili da
svendere, subito!
E’
una idea di legalità che non corrisponde ai diritti, ai bisogni e a
desideri di vite migliori che una democrazia matura dovrebbe invece
garantire. A fronte di questa emergenza per le donne e per tutta la città, la proverbiale trasparenza della Giunta Raggi si fa vera e propria invisibilità: la sindaca scompare, le assessore si smaterializzano, le richieste restano senza risposta, i problemi senza soluzione...
Facciamo
vivere i nostri desideri e i nostri bisogni dandogli corpo e dignità,
attraversando e ridisegnando la città, riappropriandoci di spazi
abbandonati, sostituendo al calcolo finanziario l'inestimabile ricchezza
delle relazioni e dei saperi differenti che produciamo quotidianamente.
Da qui non ce ne andiamo. La città femminista non si sgombera!
Martedi 23 gennaio ore 16
Tutte e tutti a Piazza del Campidoglio
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