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Anche contro il G7 abbiamo mostrato che, come abbiamo scritto nel volantino, "quando le donne prendono coscienza che la propria condizione non è inevitabile, ma frutto di questo sistema capitalista, non tornano indietro e comprendono che la lotta non può essere parziale, ma rivoluzionaria!".
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La voce delle donne contro i padroni del mondo
L'intervento, applauditissimo, di Fiorella (MFPR) al controvertice:
Interviste a donne contro il G7
La militarizzazione e criminalizzazione non ferma la manifestazione - bus da diverse città bloccati, controlli frequenti e totali, Giardini Naxos in occupazione miltare, armati a tutto punto per intimidire e nel caso agire - compagne seguite anche nei bagni
Cori e interventi dal camion
Dalla stampa
Il volantino del MFPR
Contro la loro violenza, oppressione, donne in lotta per la rivoluzione!
Siamo qui a manifestare contro il G7, contro i padroni del mondo, per opporre al loro doppio sfruttamento, alla doppia (e spesso, soprattutto per le donne dei paesi oppressi, per le immigrate, tripla, quadrupla) oppressione, alle loro doppie catene, la nostra doppia determinazione a ribellarci e lottare contro questo sistema imperialista, i suoi Stati, i suoi governi, a Taormina rappresentati dai capi dei paesi partecipanti al G7, tra i più nemici della liberazione delle donne, in testa il fascista, razzista, schifoso maschilista, Trump.
Noi donne l'8 marzo, in Italia e in 50 paesi del mondo abbiamo fatto uno storico sciopero delle donne. Uno sciopero che è una sfida verso i padroni, verso i governi, gli Stati, gli uomini che odiano le donne, in cui soprattutto le donne proletarie hanno gridato: tutta la vita deve cambiare! E quando le donne si muovono, hanno sempre una marcia in più, quando le donne prendono coscienza che la propria condizione non è inevitabile, ma frutto di questo sistema capitalista, non tornano indietro e comprendono che la lotta non può essere parziale, ma rivoluzionaria! Allora, prendetevi paura!
Non siamo qui per “chiedere”, ai responsabili del moderno medioevo in cui ci costringono a vivere, una realtà fatta di subordinazioni, discriminazioni, negazione del lavoro, dei diritti, di stupri e femminicidi, a chi fa morire di fame milioni di bambini nel mondo, a chi fa strage con le sue bombe di donne e bambini, a chi fa annegare tante vite di migranti nei nostri mari, aggiustamenti in senso “umanitario” di un sistema che di umano non ha nulla. Noi ci siamo per dire che alla loro violenza reazionaria è giusto organizzare e opporre la nostra violenza rivoluzionaria!
Non sono certo le donne, che subiscono tutto di questa marcia società imperialista, a poter/dover essere “pacifiste”; per rompere le nostre catene è necessaria una lotta senza tregua, noi donne dobbiamo imporre i nostri diritti con la forza; perchè noi abbiamo mille ragioni e loro sono mille volte fuori dalla storia futura dell'umanità; perchè loro vogliono imporre la “morte” e noi vogliamo la vita; perchè loro “affogano” nelle ricchezze strappate ai popoli e ai proletari che le producono e noi vogliamo un mondo senza guerre, miseria, oppressione, uccisioni delle donne.
Per questo, ci sentiamo parte del grande “esercito” delle donne che resistono e combattono in tutto il mondo, con le donne della Palestina, con le rivoluzionarie comuniste turche/curde, del Brasile, Filippine, Perù, ecc., con le tantissime ed eroiche compagne in prima fila nella guerra popolare in India.
La ribellione, la lotta delle donne è una forza poderosa della rivoluzione proletaria, per rovesciare questo putrido mondo e per cambiarlo dalla terra al cielo!
Il volantino delle lavoratrici del Policlinico di Palermo
Il comunicato delle DONNE DELLA SICILIA CONTRO TRUMP
Questa fase politica sta vedendo affermarsi diversi movimenti contro la violenza maschile sulle donne e contro le scelte politiche sessiste e discriminatorie. Movimenti che stanno rappresentando per il mondo uno schieramento forte contro quei potentati politici che sono, oggi più che mai, responsabili della situazione attuale della donna. Trump non ha atteso occasione, subito dopo il suo insediamento ha deciso di cancellare i finanziamenti del governo federale a tutte le organizzazioni che si occupano di interruzioni di gravidanza nel mondo, come già aveva fatto Reagan e George W. Bush prima di lui, lo stesso Gentiloni fa parte di quella casta politica che ha promosso il fertility day, palese volontà di intendere la donna solamente come mezzo di riproduzione. La Merkel è colei che durante gli stupri di massa a Colonia, di qualche capodanno fa, ha saputo solamente puntare il dito contro l'immigrato, piuttosto che individuare i reali colpevoli che in potenza potevano essere anche fra la gente del suo stato, quindi mostrando che il suo interesse non era poi tanto quello di risalire ai reali responsabili ma trovare un capro espiatorio. Questi sono solamente alcuni degli esempi che ci spingono a volerci schierare contro un summit totalmente inutilr. Non ci possiamo più permettere di stare in silenzio, bisogna organizzarsi, ripartire dalle piazze! Per tutti questi motivi abbiamo deciso di organizzare uno spezzone di donne all'interno del corteo del 27 maggio. Importantissima data in cui avremo l'occasione di dare continuità a quello che noi, assieme alle donne di tutto il mondo, stiamo costruendo negli ultimi mesi: un movimento reale, una forza concreta che non può, non vuole più permettere a una mentalità patriarcale e sessista di continuare ad avanzare, a generarsi, attaccando le nostre vite.
LE DONNE DICONO BASTA!!
DONNE DELLA SICILIA CONTRO TRUMP, SPEZZONE AL G7 DI TAORMINA
SIAMO MAREA, SAREMO BURRASCA!
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