04/04/17

Torino in piazza e rumorose per dire basta violenza dei Tribunali contro le donne! Sostegno dal MFPR



Dopo il caso di Laura, la donna accusata di calunnia dopo aver visto assolvere il proprio stupratore da parte del Tribunale [leggi qui], la rete Non Una di Meno Torino si è mobilitata per denunciare la gravità di tale sentenza e - più in generale - la violenza che si produce contro le donne nelle aule di tribunale durante i processi per stupro.
Ieri pomeriggio una casserolata rumorosa ha attraversato le vie del centro di Torino, rilanciando sul prossimo appuntamento del 12 aprile sotto la sede del Tribunale (per quella data Non Una di Meno Torino ha lanciato un appello nazionale a mobilitarsi nelle singole città).

 


Di seguito il testo del volantino distribuito ieri in piazza e i prossimi appuntamenti:
 
Il 15 febbraio 2017 il Tribunale di Torino, con la sentenza della giudice Diamante Minucci assolve con formula piena Massimo Raccuia, ex commissario della CRI, accusato di violenze e stupro e processa la parte lesa per calunnia con la motivazione che se dici "basta senza urlare" significa che non hai subito violenza.
Questa sentenza è l’ennesima che trasforma la parte lesa in imputata; ancora una volta i riflettori vengono puntati su chi subisce violenza, mettendone in dubbio la credibilità e scandagliandone la vita privata in ogni particolare pur di dimostrarne la non attendibilità. Questa sentenza poi aggiunge la beffa della denuncia per calunnia verso la donna che ha subito violenza.
Purtroppo non si è trattato di un errore e neppure di una sentenza isolata; noi denunciamo e lottiamo contro un sistema, quello patriarcale, che agisce violenza anche nei tribunali che misurano la veridicità della violenza agita con le reazioni di chi la subisce. Sentenze come quella di Torino ci ricordano che ancora oggi non è venuta meno la motivazione che ci spinge a mobilitarci, in piena solidarietà con tutte le donne coraggiose che affrontano processi in cui da parte lesa diventano, sempre più, parte imputata.
Vogliamo dire basta alla violenza dei tribunali contro le donne: siamo parte lesa anche se non urliamo, se indossiamo la minigonna o i jeans, se camminiamo da sole per strada, se usciamo la notte. Non ci sono scuse o giustificazioni per le violenze che subiamo. Esiste però una cultura sessista, machista e misogina, che rifiutiamo e combattiamo, che è alla radice della violenza di genere, anche di quella che viene agita nei tribunali.
IL SESSO SENZA CONSENSO E’ STUPRO
MARTEDÌ 4 APRILE ORE 20.00, Cavallerizza, Via Verdi 9
ASSEMBLEA CITTADINA “LottoMarzo sempre”
MERCOLEDÌ 12 APRILE ore 12:00
PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE DI TORINO
Per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte, tutti, tutte parte lesa

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