Aiutò i migranti a passare da Ventimiglia a Mentone, chiesti 8 mesi
Nizza - Ha aiutato 8
migranti ad attraversare la frontiera tra Ventimiglia e Mentone, senza
ovviamente chiedere soldi, ma prestando loro assistenza. Per questo
motivo una giovane di Cuneo ha subito prima l’arresto e ora il processo.
Nei suoi confronti il procuratore di Nizza ha chiesto una condanna a 8
mesi di reclusione e 2 anni di interdizione dal territorio francese.
La giovane si chiama Francesca P. ha 29 anni, abita a Cuneo e viene catalogata come “no border”, cioé come appartenente a quel movimento di cittadini italiani e francesi che si prodigano per aiutare i migranti, anche scontrandosi con le autorità dei due Paesi, ritenendo che non possa essere considerato reato attraversare un confine.
Francesca fu arrestata, il 9 novembre scorso, a Mentone, dove le autorità francesi la trovarono con 8 stranieri irregolari nascosti nel proprio furgone.
A margine dell’udienza un centinaio di attivisti hanno partecipato a un presidio che si è tenuto fuori dal Palazzo di giustizia di Nizza. Tra loro anche Cedric Herrou e Pierre-Alain Mannoni, rispettivamente agricoltore di Breil- sur-Roya e ingegnere di Nizza finiti a loro volta nei guai per aver aiutato altri migranti.
La giovane imputata ha raccontato ai giudici di non aver scelto a caso gli stranieri da portare in Francia, ma di conoscerli e che avrebbe continuato a seguirli anche una volta espatriati.
La giovane si chiama Francesca P. ha 29 anni, abita a Cuneo e viene catalogata come “no border”, cioé come appartenente a quel movimento di cittadini italiani e francesi che si prodigano per aiutare i migranti, anche scontrandosi con le autorità dei due Paesi, ritenendo che non possa essere considerato reato attraversare un confine.
Francesca fu arrestata, il 9 novembre scorso, a Mentone, dove le autorità francesi la trovarono con 8 stranieri irregolari nascosti nel proprio furgone.
A margine dell’udienza un centinaio di attivisti hanno partecipato a un presidio che si è tenuto fuori dal Palazzo di giustizia di Nizza. Tra loro anche Cedric Herrou e Pierre-Alain Mannoni, rispettivamente agricoltore di Breil- sur-Roya e ingegnere di Nizza finiti a loro volta nei guai per aver aiutato altri migranti.
La giovane imputata ha raccontato ai giudici di non aver scelto a caso gli stranieri da portare in Francia, ma di conoscerli e che avrebbe continuato a seguirli anche una volta espatriati.
Nessun commento:
Posta un commento