01/05/16

Alla vigilia del I maggio contestazione a Renzi a Palermo - lavoratrici e precarie in prima linea

Ieri pomeriggio alcune centinaia di lavoratrici e lavoratori, all’ex Deposito tram di Roccella, hanno contestato l’arrivo del Presidente del Consiglio  Renzi che ha concluso  a Palermo il suo “ tour per il Sud” dalla Calabria alla Sicilia: 
Lavoratrici e lavoratori, in particolare dell’Almaviva a rischio di licenziamento, della formazione Cerisdi licenziati,  alcuni operai della ex Fiat di Termini Imerese,  precarie delle Coop Sociali già da domani senza lavoro per il non rinnovo della proroga e lavoratrici della scuola dello Slai Cobas per il s.c., le compagne del Mfpr e del ciroclo di Proletari Comunisti…  hanno atteso l’arrivo di Renzi con denuncia e slogans gridati collettivamente in un piazzale presidiato da un notevole spiegamento di forze di polizia e digos… “Siamo tutti Almaviva” – “il posto di lavoro non si tocca lo difenderemo con la lotta” – “ disoccupazione, precarietà e carovita con questo governo facciamola finita” – “la vostra repressione non ci fa paura” dando solidarietà ai vari manifestanti contro Renzi e il governo, caricati selvaggiamente dalla polizia in questi giorni nelle varie città, da Napoli a Pisa.
Tanti gli striscioni e i cartelli, le bandiere dello Slai e di proletari comunisti al vento… diffusi i volantini del I maggio.





Lo scambio di solidarietà ha caratterizzato sempre tutte le discussioni che si è avuto modo di fare così l’informativa reciproca sulle lotte, le tante lavoratrici e lavoratori Almaviva in particolare volevano denunciare anche in questa occasione l’accordo-vergogna proposto a livello nazionale tra l’azienda e le O.S. confederali, con il beneplacito del governo Renzi, fatto sempre e solo sulla pelle dei lavoratori, dicendo chiaramente che è necessario votare NO al prossimo “referendum” perché votare SI significa mettere seriamente e definitivamente a rischio il posto di lavoro. 
L’arrivo del sindaco Orlando che è sceso dalla macchina per farsi l’ennesima passerella elettorale, mentre  ha suscitato un applauso di uno sparuto gruppo di lavoratori Almaviva (speranzosi per una sua buona parola con Renzi),  non è stato invece sostenuto per nulla  dalla maggioranza degli altri e di tutti i presenti che hanno protestato, in particolare una delegata dello Slai Cobas s.c. con una lavoratrice Almaviva, oltrepassando rapidamente il cordone della polizia si sono affiancate al sindaco, subito circondate dalla digos,  protestando sui tanti problemi ed emergenze sociali che ci sono a Palermo per nulla risolte, dal lavoro ai servizi sociali…  “questi di oggi sono solo vostri sporchi spettacoli che alle masse non danno proprio nulla! “
Subito dopo, annunciato da un elicottero che sorvolava sopra il piazzale, l’arrivo di Renzi in una delle tre auto di grossa cilindrata giunte a grande velocità, per evitare vigliaccamente qualsiasi contatto con i manifestanti, un passaggio che è stato accompagnato da forti fischi, slogan, cartelli e bandiere ben in alto…







Da Reggio Calabria a Catania a Palermo il giro  di Renzi, insieme al ministro Del Rio e ad una serie di servetti sotto-segretari, ieri è stato sempre contestato  ma la stampa borghese, asservita e venduta, ha per la maggior parte taciuto sulle proteste dei lavoratori, dei manifestanti mettendo l’accento invece sulle “ingenti” somme che Renzi dice di volere elargire per diversi progetti per il Sud mentre si tratta di un’altra operazione di pura propaganda elettorale dell’aspirante dittatorello sempre più moderno fascista, che non deve essere contrastata e disturbata… in questo senso la scelta  del luogo della “firma del patto”  per Palermo, modificata varie volte e infine relegata in periferia, nel quartiere Brancaccio (dove “per 365 gg.” come ha gridato da un balcone una abitante del quartiere “le strade restano un immondezzaio mentre oggi arriva lo stronzo di Renzi ed è tutto pulito in un baleno!”) non è stata per nulla casuale ma questo non ha impedito la contestazione e le proteste.

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