Trova un insetto nel purè e lo scrive su facebook: nuovo licenziamento a Nichelino
Seconda lettera di licenziamento per una dipendente
che sul social network aveva scritto di aver visto un insetto nel
purè
I post su Facebook continuano a mietere vittime alla mensa di Nichelino. È arrivata ieri la seconda lettera di licenziamento in pochi giorni per una delle dipendenti della società Euroristorazione che gestisce i pasti degli studenti delle scuole della città. La prima è stata Daniela Ciampa che qualche giorno fa ha ricevuto la lettera di interruzione del rapporto, ora tocca a una sua collega: anche lei è accusata di “condotta diffamatoria e lesiva dell’immagine della ditta”.
Secondo il datore di lavoro avrebbe infatti postato sul proprio profilo uno status in cui si parla della presenza di un insetto nel purè mangiato dai bambini delle elementari. “Abbiamo avuto un incontro con l’azienda in cui la signora ha spiegato le sue ragioni” racconta la sindacalista Olga Longo. Nella memoria in cui rispondeva alle contestazioni la lavoratrice ha spiegato che il post non era suo, ma di un famigliare che aveva condiviso sulla sua pagina la notizia. Questo però non è bastato per evitarle il licenziamento che ora sarà impugnato davanti al giudice del lavoro: “Il provvedimento è spropositata e noi daremo tutto il nostro appoggio alla lavoratrice licenziata, speriamo che in fase di conciliazione si possa arrivare a una soluzione diversa” aggiunge Longo.
Sui due casi si è scatenata la polemica tra quello che è ormai l'ex sindaco Angelo Riggio e la sua vecchia maggioranza, mentre non è ancora arrivato l’atteso intervento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che aveva garantito un interessamento sulla vicenda di Ciampa.
I post su Facebook continuano a mietere vittime alla mensa di Nichelino. È arrivata ieri la seconda lettera di licenziamento in pochi giorni per una delle dipendenti della società Euroristorazione che gestisce i pasti degli studenti delle scuole della città. La prima è stata Daniela Ciampa che qualche giorno fa ha ricevuto la lettera di interruzione del rapporto, ora tocca a una sua collega: anche lei è accusata di “condotta diffamatoria e lesiva dell’immagine della ditta”.
Secondo il datore di lavoro avrebbe infatti postato sul proprio profilo uno status in cui si parla della presenza di un insetto nel purè mangiato dai bambini delle elementari. “Abbiamo avuto un incontro con l’azienda in cui la signora ha spiegato le sue ragioni” racconta la sindacalista Olga Longo. Nella memoria in cui rispondeva alle contestazioni la lavoratrice ha spiegato che il post non era suo, ma di un famigliare che aveva condiviso sulla sua pagina la notizia. Questo però non è bastato per evitarle il licenziamento che ora sarà impugnato davanti al giudice del lavoro: “Il provvedimento è spropositata e noi daremo tutto il nostro appoggio alla lavoratrice licenziata, speriamo che in fase di conciliazione si possa arrivare a una soluzione diversa” aggiunge Longo.
Sui due casi si è scatenata la polemica tra quello che è ormai l'ex sindaco Angelo Riggio e la sua vecchia maggioranza, mentre non è ancora arrivato l’atteso intervento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che aveva garantito un interessamento sulla vicenda di Ciampa.
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