Ancora una volta in Italia una donna viene ferita dal proprio ex marito. In questo caso la tragedie si è consumata a Perugia poche ore fa, mentre la ex moglie con il figlio e l'amica stavano per andare al mare, da un'angolo spunta l'ex marito con la pistola sparando 6 colpi all'interno dell'auto dove ha ferito le due donne al torace e il proprio figlio alla testa che per ora si trova in fin di vita.
Come sempre non arriviamo a superare neanche una settimana senza sentire una nuova notizia di donne uccise, ferite o stuprate sia in Italia che in tutto il mondo. Si conferma sempre di più che molti uomini si sentano proprietari e padroni della vita delle donne, decidendone alcune volte anche la fine della loro vita... qual è il problema reale di tutto questo?... è il sistema maschilista di questa società che inculca nella mente degli uomini che le donne sono solo buone per le faccende domestiche e per il sesso, sminuendo l'immagine delle donne e affermando un modello puttanesco stile Berlusconi, discriminandole e opprimendole, facendole sentire minori degli uomini che le usano e le gettano come oggetti, alcune volte uccidendole.
Questa è la verità cruda e nuda e solo la furia delle donne con la rivoluzione proletaria può spezzare queste catene, perché i femminicidi non sono un problema solo culturale ma un problema sociale!
Sal.
circolo proletari comunisti palermo
Di seguito allego la notizia riportata dall'ANSA:
Tragedia familiare Perugia, spara all'ex compagna e al figlio di 2 anni ora in fin di vita
Poi l'uomo avrebbe tentato di togliersi la vita. Ferita anche un'amica della donna
E' di quattro feriti gravi il bilancio di un episodio avvenuto alla periferia di Perugia dove un uomo ha sparato alla ex compagna, al figlioletto e ad un'amica della donna per poi esplodersi un altro colpo alla testa. Tutti sono ricoverati all'ospedale di Perugia.
IL PUNTO ALLE ORE 14
L'aggressione è avvenuta a Ponte Valleceppi, alla periferia del capoluogo umbro. Secondo una prima ricostruzione dei carabinierio, sembra che l'uomo abbia sparato alla ex compagna, all'amica e al bambino mentre i tre erano a bordo di un'auto parcheggiata in una stradina laterale della frazione. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori anche motivi passionali. Sul posto si è subito recato anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che si è poi allontanato senza fare dichiarazioni.
Il bambino ha poco più di due anni ed è rimasto gravemente ferito dai colpi di pistola sparati dal padre. E' stato portato in gravissime condizioni in ospedale. Gravissima anche la madre. Il bimbo è stato ora trasferito in elicottero all'ospedale Meier di Firenze.
"Ho sentito tre colpi. Poi ho visto un lago di sangue...": un anziano che vive a poca distanza. "Ero a casa - racconta ancora l'uomo - quando ho sentito gli spari e sono sceso in strada. Ho visto le due donne e il bambino all'interno dell'auto. Poco lontano, in terra in strada, c'era l'uomo. Un lago di sangue incredibile...". L'aggressione è avvenuta davanti casa della donna amica della madre del bambino ferito. Sembra che i tre si stessero preparando per andare al mare o in piscina.
L'uomo, un carrozziere di 32 anni, ha sparato 3 o 4 colpi con la sua Beretta calibro 9 regolarmente denunciata. L'ex compagna ha 24 anni mentre l'amica ne ha 34. L'uomo è ora in stato di arresto all'ospedale di Perugia dove è stato ricoverato dopo essersi sparato alla testa con la stessa arma.
Tutte le persone coinvolte nell'episodio sono italiani residenti nella zona di Ponte Valleceppi. L'uomo è incensurato. Non è escluso che il piccolo possa essere trasferito al Meier di Firenze. Meno gravi le condizioni dell'amica della donna, colpita tra addome e torace, sarebbe cosciente.
Il bambino era in braccio alla madre, seduta sul sedile posteriore nell'auto dell'amica, quanto e' stato ferito da un colpo di pistola alla testa sparato dal padre. Non è comunque ancora chiaro se la donna e il piccolo siano stati raggiunti da due proiettili diversi o da uno solo.
La pistola è stata trovata accanto all'uomo a terra. Aveva il caricatore pieno di proiettili. L'uomo è giunto nei pressi della casa dove si è poi consumata l'aggressione con la sua Fiat Punto regolarmente parcheggiata lungo una stradina poco distante dall'abitazione dell'amica della ex compagna. Il carrozziere e la ex compagna - è emerso finora dagli accertamenti - si erano lasciati da poco. Il movente ipotizzato dagli investigatori continua ad essere quello di un dissidio all'interno della ex coppia. Non erano state comunque mai presentate, né dall'uomo né dalla donna denunce di alcun tipo.
Era con la testa riversa sul finestrino semiaperto della sua Citroen e "chiedeva aiuto" la donna ferita dai colpi di pistola sparati stamani a Perugia dall'ex compagno della sua amica. A riferirlo è uno degli abitanti della zona. "Ho sentito gli spari - spiega l'uomo - e sono sceso in strada. La donna era nella sua Citroen e le ho sentito chiedere aiuto. Ho quindi subito chiamato i carabinieri. C'era sangue dappertutto".
Come sempre non arriviamo a superare neanche una settimana senza sentire una nuova notizia di donne uccise, ferite o stuprate sia in Italia che in tutto il mondo. Si conferma sempre di più che molti uomini si sentano proprietari e padroni della vita delle donne, decidendone alcune volte anche la fine della loro vita... qual è il problema reale di tutto questo?... è il sistema maschilista di questa società che inculca nella mente degli uomini che le donne sono solo buone per le faccende domestiche e per il sesso, sminuendo l'immagine delle donne e affermando un modello puttanesco stile Berlusconi, discriminandole e opprimendole, facendole sentire minori degli uomini che le usano e le gettano come oggetti, alcune volte uccidendole.
Questa è la verità cruda e nuda e solo la furia delle donne con la rivoluzione proletaria può spezzare queste catene, perché i femminicidi non sono un problema solo culturale ma un problema sociale!
Sal.
circolo proletari comunisti palermo
Di seguito allego la notizia riportata dall'ANSA:
Tragedia familiare Perugia, spara all'ex compagna e al figlio di 2 anni ora in fin di vita
Poi l'uomo avrebbe tentato di togliersi la vita. Ferita anche un'amica della donna
E' di quattro feriti gravi il bilancio di un episodio avvenuto alla periferia di Perugia dove un uomo ha sparato alla ex compagna, al figlioletto e ad un'amica della donna per poi esplodersi un altro colpo alla testa. Tutti sono ricoverati all'ospedale di Perugia.
IL PUNTO ALLE ORE 14
L'aggressione è avvenuta a Ponte Valleceppi, alla periferia del capoluogo umbro. Secondo una prima ricostruzione dei carabinierio, sembra che l'uomo abbia sparato alla ex compagna, all'amica e al bambino mentre i tre erano a bordo di un'auto parcheggiata in una stradina laterale della frazione. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori anche motivi passionali. Sul posto si è subito recato anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che si è poi allontanato senza fare dichiarazioni.
Il bambino ha poco più di due anni ed è rimasto gravemente ferito dai colpi di pistola sparati dal padre. E' stato portato in gravissime condizioni in ospedale. Gravissima anche la madre. Il bimbo è stato ora trasferito in elicottero all'ospedale Meier di Firenze.
"Ho sentito tre colpi. Poi ho visto un lago di sangue...": un anziano che vive a poca distanza. "Ero a casa - racconta ancora l'uomo - quando ho sentito gli spari e sono sceso in strada. Ho visto le due donne e il bambino all'interno dell'auto. Poco lontano, in terra in strada, c'era l'uomo. Un lago di sangue incredibile...". L'aggressione è avvenuta davanti casa della donna amica della madre del bambino ferito. Sembra che i tre si stessero preparando per andare al mare o in piscina.
L'uomo, un carrozziere di 32 anni, ha sparato 3 o 4 colpi con la sua Beretta calibro 9 regolarmente denunciata. L'ex compagna ha 24 anni mentre l'amica ne ha 34. L'uomo è ora in stato di arresto all'ospedale di Perugia dove è stato ricoverato dopo essersi sparato alla testa con la stessa arma.
Tutte le persone coinvolte nell'episodio sono italiani residenti nella zona di Ponte Valleceppi. L'uomo è incensurato. Non è escluso che il piccolo possa essere trasferito al Meier di Firenze. Meno gravi le condizioni dell'amica della donna, colpita tra addome e torace, sarebbe cosciente.
Il bambino era in braccio alla madre, seduta sul sedile posteriore nell'auto dell'amica, quanto e' stato ferito da un colpo di pistola alla testa sparato dal padre. Non è comunque ancora chiaro se la donna e il piccolo siano stati raggiunti da due proiettili diversi o da uno solo.
La pistola è stata trovata accanto all'uomo a terra. Aveva il caricatore pieno di proiettili. L'uomo è giunto nei pressi della casa dove si è poi consumata l'aggressione con la sua Fiat Punto regolarmente parcheggiata lungo una stradina poco distante dall'abitazione dell'amica della ex compagna. Il carrozziere e la ex compagna - è emerso finora dagli accertamenti - si erano lasciati da poco. Il movente ipotizzato dagli investigatori continua ad essere quello di un dissidio all'interno della ex coppia. Non erano state comunque mai presentate, né dall'uomo né dalla donna denunce di alcun tipo.
Era con la testa riversa sul finestrino semiaperto della sua Citroen e "chiedeva aiuto" la donna ferita dai colpi di pistola sparati stamani a Perugia dall'ex compagno della sua amica. A riferirlo è uno degli abitanti della zona. "Ho sentito gli spari - spiega l'uomo - e sono sceso in strada. La donna era nella sua Citroen e le ho sentito chiedere aiuto. Ho quindi subito chiamato i carabinieri. C'era sangue dappertutto".
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